La Nuova Sardegna

Illorai Da oltre due mesi la comunità di Illorai è senza medico di base. Lo denunciaè il primo cittadino Titino Cau: «Adesso basta. Sono ormai due i mesi di attesa e di assenza di un servizio che dovrebbe essere scontato. Questo è inaccettabile. Come sindaco ho il dovere di reclamare e difendere il diritto alla salute dei nostri concittadini».

La protesta Nel Comune del Goceano il medico di base si è dovuto assentare per motivi di salute ma è prossimo al pensionamento. «I cittadini adesso si stanno rivolgendo alla guardia medica ma le guardie mediche non possono fare ricette ai nostri ammalati e anziani – ha spiegato Cau – e quindi si crea un grosso problema e un vuoto oramai insostenibile. La comunità di Illorai ha tanti anziani, e non vogliamo lasciare nessuno indietro». Il sindaco chiede che la Regione risponda ai numerosi solleciti e che la situazione sia presto risolta.

Medici stranieri La situazione in Sardegna è comunque catastrofica. Sono ben 140 le sedi disagiate e più periferiche che necessitano del medico di base. Nei piccoli centri la figura del medico di base è centrale ma col pensionamento delle figure storiche e di riferimento per ogni singolo paese, la situazione è degenerata lasciando un vuoto che ancora non è stato colmato. Si pensa anche ad un reclutamento di medici stranieri, come stabilito dalla Regione Sardegna nel maggio scorso attraverso un avviso pubblico. Secondo le attuali prescrizioni di legge, si potrà avviare la costituzione di un elenco regionale dei professionisti disponibili e in possesso dei requisiti per l’esercizio temporaneo delle professioni sanitarie di medico e infermiere. Le sedi bandite in tutta l’Isola sono 492: 98 sedi nel territorio dell’Asl di Sassari, 44 in Gallura, 58 nell’Asl di Nuoro, 16 nell’Asl dell’Ogliastra, 59 nell’Asl di Oristano, 38 nell’Asl del Medio Campidano, 29 nell’Asl del Sulcis e 150 nell’Asl di Cagliari. In Sardegna non servono solamente medici di base ma anche infermieri, pediatri e medici specialisti negli ospedali.

Il quadro Da uno studio condotto dalla Fondazione Gimbe sulle criticità nelle norme che regolano l'inserimento dei medici di famiglia nel Servizio sanitario nazionale, si evince che nell’isola, tra il 2019 e il 2021, i medici si sono ridotti del 2,6 per cento. Il massimale di 1.500 assistiti viene superato dal 31,8 percento del totale dei medici. Il numero medio di assistiti per i medici di medicina generale al primo gennaio 2022 in Sardegna è pari a 1.312, contro una media italiana di 1307. Questa situazione grava inoltre sui medici di base ancora presenti negli ambulatori che si ritrovano con una media di 400 pazienti in più da gestire.