La Nuova Sardegna

Sassari

Il progetto

Sassari, una “foresta urbana” nell’asse da piazza Castello a via Asproni

di Giovanni Bua
Sassari, una “foresta urbana” nell’asse da piazza Castello a via Asproni

Maxi piano da oltre mezzo milione contro le isole di calore: sarà pronta entro l’estate

17 dicembre 2023
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Sassari Forestazione urbana, lungo l’asse che va da piazza Castello a via Asproni passando per via Roma, con sostituzione e integrazione degli alberi mancanti, rimodellamento di aiuole esistenti e piantagione di alberi ed arbusti. Il tutto per combattere le “isole di calore”, l’aumento di temperatura che si ha spostandosi dalle zone rurali al centro cittadino. Che comporta un microclima fino a 5 gradi più caldo nelle aree urbane.

È ormai in fase avanzata il progetto promosso dal Settore Ambiente del Comune di Sassari guidato dall’assessore Antonello Sassu, che ha partecipato al “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”, del Ministero della Transizione ecologica. Il preliminare è già stato approvato. Il definitivo è pronto e all’esame della giunta. Seguirà l’esecutivo, curato come i precedenti dall’agronomo Candido Maoddi. Con il cantiere da oltre 500mila euro che andrà a bando entro gennaio, e l’ambizioso obiettivo di chiudere tutto prima dell’estate.

Piazza Castello Si parte da piazza Castello. Dove, eliminate le vecchie ceppaie delle palme, si pianteranno Magnolia grandiflora e Jacaranda mimosaefolia, grandi “mangiatrici” di Co2, con ottima attitudine all’ombreggiamento e alla adattabilità ai venti costanti che sono legati alla presenza di edifici con notevoli differenze di altezza.

Via Roma In via Roma la scelta originaria era caduta su una alternanza in stile spagnolo di palme ed arancio amaro. Il punteruolo rosso ha compromesso tutte le palme, che sono state abbattute. E anche le piante di arancio amaro che si presentano in condizioni di sofferenza e vegetazione stentata (e con le radici invase dai topi) e inoltre non hanno le idonee caratteristiche per contrastare efficacemente le ondate di calore.

Saranno eradicate, le 22 in migliori condizioni saranno reimpiantate in una area verde di recente realizzazione in via Donizetti, gli altri 20 esemplari, troppo compromessi, saranno abbattuti e sostituiti da Pyrus calleryana, Magnolia grandiflora e Cercis silquastrum che avranno disposizione alternata. Sono state scelte delle piante con crescita non eccessiva in modo da interferire in misura limitata con le facciate ottocentesche di via Roma, due delle quali sono caducifolie così da lasciare la visuale libera nel periodo invernale. 

Museo Sanna Si interverrà poi sull’alberata di magnolie di fonte al museo Sanna, strangolate da aiuole di dimensioni del tutto insufficienti. Due sono in pessime condizioni e se ne prevede l’abbattimento, ed è presente una posta vuota. Nel tratto da via Sanna a via Alghero si procederà alla rimozione della pavimentazione presente per realizzare un’area verde larga due metri che si estenderà per tutto il fronte del museo, salvaguardando le piante presenti e sostituendo sempre con magnolie le due abbattute e quella mancante. A completamento si realizzerà un parato di Dichondra repens di facile manutenzione che oltre all’aspetto estetico gioverà al terreno. La necessità di rifare tutta la pavimentazione porta alla scelta di utilizzare il granito, in continuità alla pavimentazione presente nel resto del tratto di intervento ed in adeguamento alle previsioni del piano particolareggiato.  Come per le altre aree di via Roma anche qui sarà predisposto un impianto di irrigazione a risparmio idrico.

Via Asproni Il tratto della via che da via Roma arriva sino al corso Margherita di Savoia è la zona maggiormente delicata su cui intervenire perché oltre alle problematiche tecniche si deve tenere conto della pianificazione urbanistica, ed in particolare del piano particolareggiato dell’espansione ottocentesca.

La fascia verde La pianificazione definisce per questa via una configurazione definitiva in cui i parcheggi diventano in linea e si crea una larga fascia di verde su entrambi i lati della strada. Il lato verso il vecchio carcere ha come previsione una fascia verde larga tre metri cui segue una ciclopedonale di due metri e un largo marciapiede. Il lato opposto vede una fascia di 2.7 metri cui segue direttamente il marciapiede. Le previsioni di progetto sono conformi alla previsione del piano particolareggiato, ma si limitano al tratto che segue il muro dell’ex carcere per limitatezza dei fondi a disposizione. Il progetto prevede la realizzazione di parcheggi in linea in luogo di quelli attuali e la realizzazione della fascia verde ampia tre metri, la ciclopedonale sarà tracciata sul marciapiede esistente. Sono previste una serie di demolizioni dei tratti di marciapiede e aiuole che interferiscono.

La fascia verde sarà delimitata dalle medesime cordonate in trachite bocciardata presenti che saranno smontate e reimpiegate nella delimitazione della fascia verde. Qui saranno impiantati alberi di Acer platanoides. L’arredo verde sarà completato da macchie di arbusti in varietà da posizionarsi negli spazi tra gli Acer. Gli olmi abbattuti sul lato opposto saranno sostituiti da altrettanti Acer platanoides. 

Piazza d’Armi Il progetto prevede anche la sistemazione del lato destro di via Asproni nel tratto tra via Margherita di Savoia e piazza d’Armi, di fronte all’attuale sede staccata del liceo Spano. Qui sono presenti dei lecci in aiuole delimitate da cordonate di trachite, di questi uno è in pessime condizioni e si è previsto l’abbattimento, oltre alla fresatura di una ceppaia di leccio esistente. Al posto dell’albero abbattuto e della ceppaia saranno messi a dimora due nuovi lecci. Verranno realizzate tre aree verdi al posto delle aiuole presenti. Sarà inoltre sistemato un piccolo tratto di marciapiede ammalorato.

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