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Cronaca

Sassari, detenuto devasta l’ufficio di una educatrice del carcere di Bancali

Sassari, detenuto devasta l’ufficio di una educatrice del carcere di Bancali

L’ennesimo episodio di tensione denunciato dalla Uil: «Solo l’intervento della polizia penitenziaria ha evitato il peggio»

13 febbraio 2024
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Sassari Ancora un episodio di grave tensione all’interno del carcere di Bancali, come denuncia il segretario generale della Uil PA Polizia Penitenziaria Michele Cireddu: «Un detenuto ha distrutto l’ufficio di un’educatrice che è riuscita a mettersi in salvo grazie al provvidenziale l’intervento dei poliziotti che hanno scongiurato danni fisici. Il detenuto ha esploso la propria rabbia distruggendo il pc, la stampante ed ogni altro oggetto presente nell’ufficio, questo è quello che vivono quotidianamente gli operatori penitenziari!»

«Episodi come quello avvenuto a Bancali capitano sempre più spesso – prosegue Cireddu -, l’educatrice ha avuto la prontezza di scappare immediatamente prima che il detenuto potesse farle del male, ma con una minima esitazione avremmo raccontando l’ennesima grave aggressione a danno degli operatori penitenziari».

«Durante l’ultima riunione con il nuovo provveditore Antonio Galati abbiamo evidenziato le gravi problematiche in cui versa l’istituto e la confusione che hanno causato i vari direttori ed i comandanti che si sono susseguiti alla guida di Bancali. Crediamo sia emblematico il fatto che Bancali aspetti i vertici dell’Istituto in pianta stabile da più di 7 anni! A nostro avviso si tratta di una vera a e propria vergogna , che in altri contesti avrebbe certamente determinato un inchiesta da parte della magistratura soprattutto perché queste figure all’interno dell’amministrazione sono in numero più che sufficiente»

«Il provveditore Galati ci ha promesso che visiterà l’Istituto per constatare personalmente la grave situazione che continuiamo a denunciare – prosegue la nota -. Ha infine assicurato di aver inviato un invito formale per riorganizzare i processi lavorativi ma per questo purtroppo, considerati i precedenti, non siamo ottimisti sul risultato se non verranno urgentemente avvicendati gli attuali vertici dell’Istituto».

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