La Nuova Sardegna

Sassari

L’indagine

Sassari, da Napoli con l’auto a noleggio per truffare gli anziani: scarcerati i due uomini arrestati dalla polizia

di Luca Fiori
Sassari, da Napoli con l’auto a noleggio per truffare gli anziani: scarcerati i due uomini arrestati dalla polizia

In carcere si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e hanno ottenuto gli arresti domiciliari. La polizia sta passando al setaccio la macchina e i telefoni cellulari messi sotto sequestro per capire se siano gli autori di altri colpi recenti

17 maggio 2024
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Sassari Erano sbarcati al porto Isola Bianca di Olbia lunedì scorso a bordo di una macchina presa a noleggio a Napoli e dopo qualche ora erano già riusciti a mettere a segno il primo colpo a Sassari.

Presentandosi uno come un avvocato e l’altro come un tenente dei carabinieri, il 13 maggio scorso si erano fatti consegnare denaro e gioielli da una pensionata sassarese, per un valore di ottomila euro. Alla donna avevano fatto credere che il figlio fosse rimasto coinvolto in un incidente stradale, per il quale sarebbe incorso in gravi sanzioni se non avesse pagato subito una cauzione di 8.500 euro.

Due giorni dopo però per Raffaele Crescenzo, 32 anni di Napoli e Vincenzo D’Avino, 25 anni di Pozzuoli, sono scattate le manette con l’accusa di truffa aggravata e tentata truffa, prima che riuscissero a mettere a segno il secondo colpo, sempre in città. Sono stati gli agenti della squadra mobile della questura di Sassari a bloccarli nel quartiere di Latte Dolce, prima che la seconda vittima cadesse nella loro trappola.

Rinchiusi nel carcere di Bancali su disposizione del magistrato di turno il sostituto procuratore Ermanno Cattaneo, ieri mattina i due uomini, assistiti dall’avvocato Sabrina Falchi, sono comparsi davanti al giudice delle indagini preliminari Giuseppe Grotteria. Entrambi hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Al termine dell’interrogatorio il gip ha convalidato l’arresto e applicato a entrambi la misura degli arresti domiciliari. Ieri nel primo pomeriggio i due uomini hanno lasciato il carcere di Bancali e in serata hanno potuto far rientro a Napoli.

Restano però sotto sequestro i loro telefoni cellulari e l’auto con la quale sono arrivati nell’isola lunedì mattina, all’interno della quale potrebbero in qualche modo aver modo occultato il denaro e i gioielli della prima truffa. Prima di essere riconsegnata all’agenzia di noleggio di Napoli, la macchina verrà infatti ispezionata a fondo.

Dai loro smartphone potrebbe invece emergere qualche particolare utile alle indagini. Gli investigatori della squadra mobile stanno cercando di capire se i due uomini, che sono stati trovati in possesso di soli 850 euro, siano responsabili anche di altri colpi messi a segno nell’isola il periodo scorso con lo stesso identico sistema.

n sistema conosciuto che però continua a fare vittime, soprattutto tra le persone anziane che vivono sole. Una volta individuato il numero di telefono della persona da truffare parte la prima telefonata. «Signora suo figlio ha avuto un incidente e ha ferito una persona, se non vuole che vada in carcere deve pagare 10mila euro». Subito dopo parte la seconda telefonata di un finto avvocato che conferma tutto e fissa un appuntamento per la consegna del denaro. Ma questa volta per fortuna all’incontro si è presentata la polizia.

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