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Sassari

Verso il voto

Sassari, serrande abbassate e grave crisi: i cittadini chiedono nuove opportunità e fiducia, ma molti giovanissimi non voteranno

di Luca Fiori
Sassari, serrande abbassate e grave crisi: i cittadini chiedono nuove opportunità e fiducia, ma molti giovanissimi non voteranno

Alla vigilia delle elezioni amministrative i sassaresi sognano un salto di qualità. L’appello al futuro sindaco: «La città merita molto di più»

05 giugno 2024
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Sassari La prima cosa di cui dovrà occuparsi il nuovo sindaco di Sassari sarà far ricredere i tanti delusi dalla politica e avvicinare i giovani che - pur potendo già esprimere la propria preferenza - sabato e domenica si terranno lontani dalle urne, come se scegliere chi governerà la città per i prossimi cinque anni non dovesse ancora riguardarli.

«Non andrò a votare – spiega Riccardo Cazzari, da poco maggiorenne – perché ancora non ho le idee chiare, magari lo farò quando sarò più grande. Al nuovo sindaco – aggiunge – chiedo comunque che si occupi anche delle nuove generazioni per le quali la politica è qualcosa di molto lontano». Chi invece non andrà al seggio per la delusione è Walter Demontis, 75 anni, che vede una città in declino. «Sono sempre andato a votare fino allo scorso anno – spiega – ma questa volta non darò il mio voto a nessuno. Spero che la nuova amministrazione trovi il modo di aiutare le tante persone senza lavoro».

Suo figlio Ivan Demontis ha invece le idee chiare su chi scegliere per il dopo Nanni Campus. «Certo che voterò – spiega – e mi auguro che la nuova amministrazione si occupi della rinascita del centro storico, che versa in condizioni sempre più disperate».

Un’idea per il rilancio della zona antica della città arriva da Angelo Cadoni, che in centro ha il suo studio di tatuaggi. «Questa zona potrà riprendersi solo quando ripartirà il commercio – spiega – ci sono troppe serrande abbassate da tanti anni. Se queste strade fossero piene di locali e localini come accade in tutti i centri storici del mondo – aggiunge – forse la gente tornerebbe anche a vivere qui».

Uno dei primi problemi che la nuova giunta comunale dovrà risolvere per Pietro Decherchi, pensionato di 84 anni, è la pericolosità delle strade. «I marciapiedi sono tutti distrutti – segnala con preoccupazione – per molti non sarà importante, ma per le persone della mia età che hanno problemi di vista e di equilibrio lo è. Spero – conclude il pensionato – che il nuovo sindaco pensi anche a questo».

Sui grandi temi che in passato anche spaccato l’opinione pubblica le idee, anche tra persone della stessa età e che lavorano nella stessa zona, continuano a essere diametralmente opposte. «Se c’è una cosa che spero non venga ripristinata – spiega Silvia Demontis che gestisce un bar in centro con il compagno – è la zona a traffico limitato. Se dovessero farlo – spiega – per noi sarebbe la fine».

Pochi metri più in via Turritana Daniela Piras, titolare di un piccolo bazar di abbigliamento e artigianato, è convinta del contrario. «Spero che riattivino la Ztl qui in centro – spiega la commerciante – le macchine dentro il centro storico non dovrebbero entrare. La zona antica della città dovrebbe accogliere turisti e famiglie a piedi – conclude – come accadeva quando era stata istituita qualche anno fa».

Anche Francesco Pastore, studente di 20 anni, fa ancora parte del partito di chi non andrà a votare, ma ha già qualche proposta per chi guiderà la città. «Sicuramente la città merita più eventi – spiega –perché se è vero che durante l’inverno c’è sempre qualcosa da fare, d’estate per chi rimane in città è un vero mortorio, spero che il prossimo sindaco si occupi anche di questo». C’è poi il solito problema della pulizia e della sicurezza, che tiene banco durante tutte le campagne elettorali.

«La città è sporca – spiega Giovanni Usai – e non è certo un bel biglietto da visita per chi viene a visitarla. Per noi che ci viviamo – aggiunge – è deprimente vedere tanto degrado, anche qui in piazza d’Italia che un tempo era il salotto buono della città non si ha certo l’idea dell’ordine e della pulizia». La richiesta di più controlli da parte delle forze dell’ordine arriva un po’ da tutti gli interpellati. «Certe zone della città – spiega Francesca Sanna – sono diventate pericolose, spero che la nuova amministrazione si occupi di restituire serenità a chi in certi orari ormai ha paura anche a uscire di casa».

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