Sassari, in sala operatoria con la macchinina elettrica
La concessionaria Autoelegance ha donato due modellini per rendere meno triste la degenza dei piccoli pazienti
Sassari Quattro macchine elettriche per bambini sono entrate ieri nei reparti di Pediatria e Chirurgia Pediatrica dell’Aou di Sassari, pronte a trasformare i corridoi ospedalieri in percorsi di gioco per i piccoli ricoverati. A donarle è stata Autoelegance, concessionaria Mercedes-Benz di Sassari e Olbia, che ha voluto offrire un momento di gioia e leggerezza ai piccoli pazienti che affrontano un ricovero ospedaliero.
Le auto sono state consegnate nella mattinata di oggi, 13 maggio, nella biblioteca della Pediatria, al secondo piano della palazzina Materno infantile dell’Aou di Sassari: due saranno utilizzate nella struttura di Pediatria, diretta da Gianfranco Meloni, mentre le altre due sono destinate alla Chirurgia Pediatrica, sotto la guida del professor Francesco Saverio Camoglio.
Alla consegna, oltre ai direttori dei reparti, erano presenti anche la direttrice della struttura Affari generali, legali e comunicazione dell’Aou di Sassari, dottoressa Marina Iole Crasti e la coordinatrice infermieristica dottoressa Anna Maria Zara.
Il dono di Autoelegance, di Massimo e Pinuccio Mele, va ben oltre il valore ludico: è un simbolo di vicinanza e attenzione emotiva, in grado di alleggerire il peso del ricovero e restituire ai bambini un frammento di quotidianità. Le auto potranno essere impiegate nel reparto di Chirurgia Pediatrica anche durante il trasferimento dei bambini verso la sala operatoria, per trasformare un momento spesso carico di tensione in un’esperienza più familiare e rassicurante. «Accompagnare un bambino in sala operatoria a bordo di una macchinina con il sorriso, significa anche trasformare l’ansia in un’avventura rassicurante – afferma il professor Camoglio –. È un segno semplice ma forte, capace di trasformare l’ansia in sorriso e di rendere più lieve anche il momento più delicato».
In Pediatria, invece, i piccoli potranno utilizzarle negli spostamenti interni, come quelli verso l’aula della "Scuola in ospedale", rendendo meno monotone le giornate di degenza. «Il gioco resta uno strumento fondamentale nella quotidianità dei bambini – sottolinea il dottor Meloni –. Portare un po’ di normalità all’interno dell’ospedale significa anche offrire conforto e serenità».