La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Sequestro Titti Pinna, si apre il processo contro un imprenditore di Nulvi

di Nadia Cossu
Sequestro Titti Pinna, si apre il processo contro un imprenditore di Nulvi

C’è un nuovo accusato per il rapimento, nel 2006, dell’allevatore di Bonorva. Michele Piredda avrebbe messo a disposizione un suo furgone per il trasporto dell’ostaggio

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Sassari A 19 anni dal sequestro dell’allevatore di Bonorva Titti Pinna, si è aperto nella mattinata di oggi martedì 13 maggio 2025 un nuovo processo in corte d’assise contro l’imprenditore 58enne di Nulvi Michele Piredda.

L’imputato, difeso dall’avvocato Antonella Cuccureddu, non era presente in aula ed è chiamato a rispondere del rapimento in concorso per aver - secondo l’accusa rappresentata dal pm della Dda di Cagliari Gilberto Ganassi - messo a disposizione dei sequestratori un proprio mezzo, un Renault Kangoo, che sarebbe servito per prelevare e trasferire l’ostaggio da Bonorva a Sedilo. Titti Pinna era poi fuggito il 28 maggio 2007 dall’ovile in cui era stato rinchiuso, dopo otto mesi di prigionia.

L’avvocato difensore ha posto una serie di eccezioni riguardanti in generale l’inutilizzabilità di atti e intercettazioni che sono state rigettate dalla corte presieduta dal giudice Giancosimo Mura, a latere Monia Adami.

Il processo è stato aggiornato al 3 giugno, in quell’occasione sarà sentito proprio Titti Pinna e quattro investigatori che all’epoca parteciparono alle indagini.

Per il sequestro dell’allevatore sono già stati condannati in via definitiva Salvatore Atzas, Giovanni Maria Manca, Antonio Faedda, Giovanni Sanna (noto come “Fracassu”).

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