La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Aggressione in discoteca al Blu Star: una condanna e un’assoluzione

Aggressione in discoteca al Blu Star: una condanna e un’assoluzione

Un giovane aveva denunciato di essere stato pestato a sangue nel privè

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Sassari Erano finiti davanti al giudice per un episodio accaduto all’interno della discoteca Blu Star di Ossi nel 2022. Un giovane aveva denunciato ai carabinieri di esser stato pestato a sangue da tre buttafuori all’interno del privè. Attraverso un riconoscimento fotografico aveva indicato come responsabili dell’aggressione un proprietario del locale (Vittorio Murgia) e un buttafuori (Pierluigi Posadinu). Gli stessi che erano stati indagati e rinviati a giudizio dopo il fatto. Ieri mattina, 14 maggio, il giudice Anna Pintore ha assolto Murgia, accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Umberto Carboni, e ha condannato Posadinu (assistito dall’avvocato Tania Decortes) a otto mesi.

A scagionare il proprietario della discoteca – oltre a contraddizioni e incongruenze emerse durante il dibattimento nel racconto della persona offesa e della sua fidanzata – erano state soprattutto le deposizioni di quattro testimoni citati dal legale della difesa. In aula avevano riferito una versione diversa rispetto a quella resa dalla parte civile (il giovane era tutelato dall’avvocato Emiliano Alfonso). E cioè avevano detto che tutto era partito dagli insulti che la persona offesa (che a loro dire aveva bevuto) avrebbe rivolto ad alcune cameriere e poi avrebbe anche lanciato per aria dei bicchieri con il ghiaccio all’interno. A quel punto erano intervenuti due buttafuori (uno sarebbe stato proprio Posadinu) che avrebbero portato il giovane nel privè. E qui, secondo il racconto di quest’ultimo, sarebbe stato aggredito. Murgia però non era presente, a richiamare la sua attenzione erano state le grida di due ragazze che avevano evidentemente capito che dentro il privè stava succedendo qualcosa. Il proprietario aveva aperto la porta e aveva chiesto alla persona offesa (che aveva dei lividi sul volto) di uscire dalla discoteca. Probabilmente confuso, il giovane aveva indicato ai carabinieri anche Murgia come uno degli aggressori ma il giudice ieri ha accolto la tesi dell’avvocato Umberto Carboni che ha insistito sull’estraneità ai fatti del suo assistito e lo ha assolto. (na.co.)

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