Oggi a S’Aspru Maria Giovanna Cherchi celebra i suoi 30 anni di carriera
La cantante ospite della comunità di padre Salvatore Morittu per presentare il suo ultimo disco “Brincu”
Sassari Oggi, lunedì 2 giugno, alle 18, a S'Aspru, nella comunità di padre Salvatore Morittu, la cantante Maria Giovanna Cherchi, che presenterà il suo ultimo lavoro discografico, “Brincu”. Un'opera che ripercorre i trent’anni di carriera dell'artista di Bolotana con una serie di brani che hanno segnato la storia della musica tradizionale in Sardegna. Tra questi anche un omaggio a Maria Carta con Boghe' e riu, canto logudorese con testo di Giovanni Maria Dettori e della stessa Maria Carta.
Trent'anni volati via quindi come un salto, tra gioie, emozioni, fatiche e grandi soddisfazioni, trascorsi nelle piazze della Sardegna, nei teatri, nei numerosi circoli dei sardi in Italia e all'estero. Trent'anni costellati da importanti collaborazioni con artisti di primo piano nel panorama della musica nazionale e internazionale, come Mango e Fausto Leali, per citarne alcuni. E incontri straordinari. Come quello con Papa Francesco.
Il canto religioso ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella scelta dei brani proposti da Maria Giovanna nei suoi concerti. Sarà così anche a “S'Aspru”, dove si respira un'aria di forte spiritualità. Da condividere insieme ai giovani della comunità che vivono una condizione di momentanea difficoltà e tuttavia animati da grande speranza grazie all'incessante sostegno di padre Salvatore Morittu.
«Portare la mia musica tra la gente è un privilegio da sempre e lo è ancora di più in quest'anno, con il nuovo disco che parla di festa», dice Maria Giovanna. «Ma poter festeggiare con gli amici di S'Aspru e con padre Morittu è molto di più. Significa dare un senso allo spirito che anima questo lavoro, basato sulla condivisione, la prossimità, la sardità. Ringrazio la Fondazione Maria Carta che ha fatto da tramite per darmi la possibilità di incontrare questa grande famiglia nel mio anniversario dei trent’anni di carriera».
«Ospitiamo volentieri Maria Giovanna. La sua voce è legata anche al canto ecclesiastico, come ha più volte confermato nel tempo», commenta padre Salvatore Morittu.
«Non potevamo mancare a un appuntamento così importante – afferma Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta –. Con Maria Giovanna ci lega un solido rapporto di stima reciproca e collaborazione. Ha preso parte a numerose iniziative che la Fondazione ha realizzato nel corso di questi ultimi anni in Sardegna, nella Penisola e all'estero. Conoscendola, abbiamo imparato ad apprezzarne il garbo, la gioia e l'affabilità, che costituiscono gli elementi che completano il tratto caratteriale di una grande artista quale è Maria Giovanna. Le auguriamo che questo possa essere “su brincu” in grado di proiettarla verso il traguardo dei prossimi trent'anni di carriera», conclude il presidente Marras.