I veicoli elettrici sono inutilizzati da 12 anni: il Comune li mette in vendita
Si tratta di mezzi terrestri e acquatici finanziati con i fondi Dupim
Porto Torres Il Comune ha deciso di mettere in vendita tre tipologie di veicoli elettrici che sono parcheggiati da circa 12 anni all’interno dell’ex falegnameria del Parco nazionale dell’Asinara.
Si tratta di un parco mezzi terrestre e acquatico finanziato attraverso i fondi Dupim, riservato alle isole minori: mezzi che sono rimasti completamente inutilizzati per tanti anni. La vendita, attraverso manifestazione d’interesse, sarà effettuata mediante aggiudicazione al concorrente che presenterà la migliore offerta e sarà a suo carico qualsiasi onere per il ritiro e il trasporto dei beni. La determina è stata firmata dal dirigente dei Lavori pubblici, Massimo Ledda, e stabilisce che, in caso di esito negativo della procedura di alienazione, si dovrà procedere alla dismissione dei beni mediante conferimento a un soggetto qualificato per lo smaltimento degli stessi secondo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia.
Ad aprile 2012 era stato avviato il progetto “Mobilità sostenibile all’Asinara”, con l’obiettivo di definire un parco mezzi elettrici destinato all’Ente Parco per promuovere modalità di spostamento a basso impatto ambientale all’interno dell’isola. Il progetto era incluso tra quelli presentati dal Comune di Porto Torres per l’ottenimento di finanziamenti, nell’ambito dei fondi Dupim 2008-2013, con un programma strategico denominato “Asinara del Sole” promosso dal Comune in collaborazione con il Parco dell’Asinara e la Conservatoria delle coste. Con l’intento di migliorare l’offerta turistica e di fruizione del Parco.
Tra le tipologie di mezzi forniti rientravano 22 biciclette a pedalata assistita, 2 scooter e 2 minicar. I veicoli elettrici sono attualmente inutilizzati e collocati nell’edificio dell’ex falegnameria, nel borgo di Cala Reale, e per tanti anni non si è saputa trovare una soluzione per fare uscire quei mezzi a mobilità sostenibile sulle strade dell’isola. Un finanziamento ministeriale non andato a buon fine, dunque, con i mezzi che non hanno mai toccato terra e acqua dell’Asinara. (g.m.)