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La tragedia di via Battisti: quattro morti e 44 feriti nell’esplosione

La tragedia di via Battisti: quattro morti e 44 feriti nell’esplosione

Era il 17 maggio del 1979: all’origine una perdita di gas dalla condotta sotto una tabaccheria. Nel 2010 venti intossicati in via Gorizia

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Sassari Quando si parla di esplosioni e fughe di gas, la memoria dei sassaresi torna indietro nel tempo fino al pomeriggio del 17 maggio 1979 e alla devastante esplosione in una tabaccheria di via Cesare Battisti che causò quattro morti e 44 feriti. Una data che ha segnato la città, trasformando quell’angolo elegante del centro storico, a pochi passi da piazza Tola, in uno scenario apocalittico. Una tragedia che diverse generazioni di sassaresi non riescono a dimenticare ma che nessuna amministrazione comunale, va detto, ha mai voluto ricordare in maniera ufficiale. La tabaccheria era di proprietà di una notissima famiglia arrivata a Sassari diversi anni prima, quella di Silvio Visnovitz, titolare anche del celebre Bar Silvio di via Roma, di fronte al palazzo di giustizia. Sono gli Anni di Piombo e tutti pensano a un attentato dinamitardo. Il terribile sospetto dura poco: già a mezz’ora dall’esplosione si individua la causa dello scoppio. Una perdita di gas da una condotta che passa davanti al tabacchi, gas propano (aria propanata) che più pesante dell’aria si è depositato sotto la tabaccheria e proprio dallo scantinato parte l’esplosione. Vengono “sparati” all’esterno frammenti di vetrine, pezzi di travertino, parti di arredi della rivendita, in alcuni negozi vicini addirittura cede il pavimento. Nella tragedia perdono la vita Claudio Pintore, 33 anni, Maria Sanna, 70 anni, Elisabetta Accalai, 29 anni, e Domenica Brundu, 19 anni.

Quella data ha segnato Sassari ma purtroppo, nel corso degli anni, non sono mancate altre tragedie provocate da fughe di gas. Senza tornare troppo indietro nel tempo, si ricorda l’esplosione avvenuta il 15 aprile del 2010 in un appartamento di via Gorizia di proprietà dell’avvocato Casimiro Mastino, che mezzora prima aveva sostituito la bombola della cucina. La moglie e i due gatti si salvano per miracolo, ma venti persone, compresi alcuni soccorritori, restano intossicati e finiscono all’ospedale, e ventiquattro famiglie restano senza casa.

A Bancali, il 14 novembre 2014, una fuga di gas in una palazzina ferisce due donne. Una delle due in maniera lieve, l’altra finisce in ospedale con ustioni di secondo grado in varie parti del corpo. Una vittima, purtroppo, si registra l’anno successivo in via La Marmora, in pieno centro storico, il 6 ottobre 2015. L’esplosione provocata dalla bombola è nell’appartamento di un uomo di 63 anni, Piero Leoni, che pare avesse minacciato nei giorni precedenti di dare fuoco alla stessa bombola. L’esplosione lo uccide e provoca un violento incendio che mette in pericolo l’intero stabile. Le conseguenze più gravi al terzo piano, dove un uomo di 49 anni resta intrappolato per alcuni minuti nel suo appartamento invaso dal fumo, fino a quando non arrivano a portarlo via i vigili del fuoco.

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