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Sassari, una piccola bottega che non molla: quattro giovani scommettono sulle Conce

di Luca Fiori
Sassari, una piccola bottega che non molla: quattro giovani scommettono sulle Conce

La Stamperia nata 31 anni fa si allarga e ridà vita a due locali chiusi da tempo

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Sassari Nel quartiere che resiste e prova a rialzarsi, c’è la storia di una piccola bottega che da 31 anni non smette di andare avanti e stare al passo con i tempi. E oggi non solo continua a vivere nel cuore delle Conce, ma si allarga: riaprendo e collegando tra loro due locali sfitti e rialzando due serrande abbassate da tempo. Ridando così vita e colore a un angolo di città troppo a lungo dimenticato.
Dentro “La Stamperia”, il ronzio delle stampanti e il fruscio dei fogli scandiscono il ritmo di una giornata intensa.

Matteo Fonnesu, 34 anni guida il suo team – il fratello Simone, 25 anni, Carlo Meloni (25) e Cristina Ibba (28) – mentre trasformano fogli bianchi in tesi universitarie, insegne, partecipazioni di nozze e inviti per battesimi. «Molti clienti li ho visti crescere con noi – racconta Matteo – dalle fotocopie alla tesi di laurea, dal timbro professionale alle partecipazioni di nozze, fino agli inviti per il battesimo dei loro figli».
La storia della bottega è anche una storia di famiglia. Tutto è cominciato nel 1994 grazie a Maria Graziella Manca, suocera di Matteo, che aprì la piccola copisteria nel quartiere. «Mi ha dato la possibilità di realizzare il progetto, rendendosi sempre disponibile grazie alla sua mentalità aperta e giovanile», racconta Matteo. Nel 2011 l’arrivo del 34enne come dipendente e nel 2021 il passaggio di consegna e il nuovo nome: “La Stamperia”.
La bottega è diventata negli anni anche un punto di riferimento anche per le tradizioni cittadine. Quasi tutti i Gremi comprano qui la carta per i “Bora Bora” dei Candelieri, e grazie a questo l’attività lavora anche nel mese di agosto, quando la vita del quartiere rallenta. 

Fuori dalle porte, la vita delle Conce scorre tra segni di comunità e quotidianità: a poche decine di metri resistono la storica edicola che guarda verso Santa Maria, un negozio di frutta e verdura, qualche bar, un meccanico per moto e un elettrauto. Qui ci si conosce un po’ tutti, e il passaggio continuo del trenino Sirio sulle rotaie scandisce le giornate, il suo fischio si mescola al vociare dei passanti. Le vie intorno raccontano un passato difficile.

Edifici in rovina, marciapiedi interdetti, saracinesche abbassate e presenze di sbandati che ruotano in cerca di qualche moneta, intorno a un supermercato. Nel 2000, la situazione fuori controllo aveva portato all’emissione di un’ordinanza anti-degrado, che vietava stazionamento e consumo di alcolici per restituire tranquillità ai residenti e ai commercianti. Oggi, però, le cose stanno cambiando. La nuova amministrazione ha avviato progetti di riqualificazione urbana: nuovi parcheggi, aree verdi, scuole moderne e interventi sulla viabilità, con l’obiettivo di trasformare le Conce da zona dimenticata a cuore pulsante della città.

In questo quadro, la scelta de La Stamperia di restare, crescere e investire diventa un simbolo. Non è solo imprenditoria: è resilienza concreta, vita che ritorna nelle strade, comunità che si ricuce, radici che si rafforzano. «Restare qui, vedere il quartiere cambiare e provare a dare il mio contributo – conclude Matteo Fonnesu – è una scelta di fiducia nel centro della città e nelle persone che lo abitano. Questa bottega non è solo il mio lavoro, è la mia maniera di credere che, passo dopo passo, un quartiere possa rinascere».
 

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