Bracconieri sorpresi nella riserva: dopo il rimprovero scatta la rissa
Laerru, durante il chiarimento volano colpi proibiti. I carabinieri sequestrano alcuni fucili
Laerru Un richiamo al rispetto delle regole di caccia sarebbe degenerato qualche giorno fa in una violenta aggressione a Laerru, con - tra i protagonisti della furibonda rissa - alcune persone molto in vista in paese. La vicenda, avvenuta giovedì scorso, avrebbe visto prima due uomini sorpresiin una riserva e, poche ore dopo, un confronto sotto casa del testimone della violazione trasformarsi in una rissa con spinte, schiaffi e colpi proibiti.
Tutto comincia a metà mattina, dentro la riserva di caccia: la stagione è chiusa e l’accesso con le armi vietato. Un cittadino di Laerru nota due forestieri aggirarsi armati. Non resta in silenzio. Li affronta, li sgrida, li ammonisce: «Ora chiamo la Forestale, la caccia è chiusa». I due, colti di sorpresa, lasciano l’area. Ma l’episodio non si chiude lì. Nel giro di poche ore, la tensione rimbalza in paese. I due cacciatori avvisano un loro conoscente di Laerru, figura di spicco nella comunità. Decide di andare a chiedere spiegazioni insieme a un familiare e ad altri compaesani. L’atmosfera è subito tesa: i presenti discutono animatamente, il richiamo alla caccia diventa pretesto per riaprire vecchie ferite.
Si parla di rancori mai sopiti, di cani avvelenati. Le parole diventano urla, poi insulti. L’uomo di casa, sentendosi accerchiato, afferra l’attizzatoio del camino e lo brandisce per allontanare gli ospiti indesiderati. In pochi istanti, il cortile si trasforma in un ring: spinte, schiaffi, calci, un corpo che cade all’indietro, un colpo sferrato di troppo. La scena ha i toni ruvidi e polverosi di un film: rabbia, paura, orgoglio, e un intero paese che trattiene il fiato.
A spegnere il caos arrivano i carabinieri, subito affiancati dagli uomini della Forestale. Sirene, lampeggianti, verbali. La rissa si dissolve di colpo, ma lascia dietro di sé un groviglio di denunce incrociate. I militari sequestrano dei fucili. Nessuno riporta ferite gravi. Spetterà ora ai i carabinieri far luce sulla vicenda.