Un big per il capodanno sassarese ma serve spazio per 20mila persone
Nel mirino c’è Max Pezzali, per accoglierlo c’è il rischio però di dovere abbandonare il centro
Sassari Un big a Capodanno? Si può fare. Magari proprio quel Max Pezzali di cui si parla da qualche tempo e che sarebbe in perfetto target per il rinnovato spirito metropolitano, che impone dialoghi costanti – e già in corso – con Alghero e Castelsardo per mettere in piedi un’offerta integrata, senza pestarsi i piedi e innescare pericolose aste.
Ma prima c’è da fare qualche passaggio importante, e qualche scelta che potrebbe anche essere dolorosa.
Le carte sono in tavola da mesi, e tutti hanno ancora negli occhi il travolgente successo della Gianna nazionale che ha infiammato lo scorso veglione. Una grande prima per la squadra di Giuseppe Mascia che ha messo alcuni punti fermi.
Il primo è il tipo di artista perfetto per Sassari: grande nome con passato importante e importanti progetti di rilancio in corso, gradito alla generazione X che magari ha figli pronti a mettersi in viaggio per Alghero o Castelsardo ma che sogna invece un tranquillo veglione in città, magari con annessa cena in qualche ristorante del centro, per poi andare in piazza a sentire qualche bella canzone. Perfetta è stata Gianna Nannini e perfetto sarebbe Max Pezzali.
Il secondo punto fermo è che nomi di questa portata (e con cachet di primo livello) attirano molte persone. Troppe per il salotto buono della città, inchiodato a un piano di sicurezza da massimo 10mila persone che, oltretutto, non permette di ambire alla fascia più alta di aiuti da parte della Regione.
Risultato? Un “Gianna Nannini bis” non ci sarà. E per salutare la mezzanotte con un artista del suo calibro sarà necessario mettere in piedi un contesto in cui le persone accoglibili siano 20mila.
Il servizio completo nel giornale in edicola sabato 18 ottobre e nella sua versione digitale