La Nuova Sardegna

Sassari

La sentenza

Massacrò di botte un giovane che voleva rapinare il suo locale, condannato

di Nadia Cossu
Massacrò di botte un giovane che voleva rapinare il suo locale, condannato

Sassari, nel 2019 un 22enne si era presentato con un coltello in un circolo ma era stato immobilizzato e pestato dal gestore che poi aveva chiamato i carabinieri

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Sassari La notte tra il 6 e il 7 marzo del 2019 Costantino Senes era stato massacrato di botte da Maurizio Allocca, gestore di un circolo privato a Predda Niedda dove Senes, 22enne incensurato, aveva commesso l’errore di voler mettere a segno una rapina.

Era finita però con Allocca che lo aveva pestato malamente. «Con pugni al volto – è scritto nel capo di imputazione a suo carico – mettendogli attorno al collo il triangolo del biliardo quasi a volerlo strozzare, utilizzandolo anche per colpirlo violentemente alla testa, infine colpendolo con la stecca da biliardo ai fianchi, con violenza tale da spezzarla».

Per questa aggressione Allocca (difeso dall’avvocato Marco Palmieri) oggi, venerdì 31 ottobre 2025, è stato condannato dalla giudice Elena Barmina a 10 mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 3mila euro a favore di Senes, parte civile con l’avvocato Antonio Pietro Sanna. I medici avevano assegnato al 22enne – che aveva riportato fratture multiple, trauma cranico ed ecchimosi varie – oltre trenta giorni di prognosi.

Quando i carabinieri, alle 6.30 del mattino del 7 marzo, erano stati chiamati da Maurizio Allocca, non si aspettavano certo di arrivare e trovare il rapinatore fermo ad aspettarli. E invece Costantino Senes era stato immobilizzato dal gestore del locale che, dopo avergliele date di santa ragione, lo aveva tenuto buono e calmo (per un tempo imprecisato) e poi aveva chiamato i militari. I carabinieri, dopo aver ascoltato il racconto dei testimoni, avevano arrestato Senes.

Il giovane qualche ora prima pare si trovasse nel circolo a consumare. Si sarebbe poi allontanato per tornare dopo poco armato di coltello con l’obiettivo di rubare l’incasso della serata. Avrebbe minacciato le bariste del locale chiedendo che gli consegnassero i soldi. Entrambe, terrorizzate, avevano cominciato a urlare richiamando l’attenzione di Allocca che – per la sfortuna di Senes – stava dormendo in una stanza nel retro del circolo. Si era quindi svegliato e si era materializzato davanti al rapinatore riuscendo a disarmarlo, immobilizzarlo e colpirlo.

Nel processo dove era imputato di tentata rapina (all’esito del quale è stato condannato a un anno e 6 mesi, pena sospesa), Senes si era difeso: «Ho solo cercato di arraffare qualche spicciolo dalla cassa ma non ho minacciato nessuno e non avevo alcun coltello». 

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