La Nuova Sardegna

Sassari

L’evento

Torres, faccia a faccia Moggi-Rubattu 36 anni dopo il trasferimento di Zola al Napoli

di Luca Fiori
Torres, faccia a faccia Moggi-Rubattu 36 anni dopo il trasferimento di Zola al Napoli

L’ex direttore della Juventus a Sassari per la presentazione del libro di Renato Copparoni “Il portiere che fermò Maradona”

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Sassari C’è un filo invisibile che lega la Torres di oggi, ferita e penultima in classifica, a quella di trentasei anni fa che sognava in grande. È il filo dei ricordi, che venerdì 7 novembre alle 18, all’hotel Pegasus – centro congressi Il Vialetto (Viale Predda Niedda), riporterà a Sassari due protagonisti di una stagione indimenticabile dei rossoblù, Luciano Moggi, allora direttore sportivo del Napoli di Maradona, e Bruno Rubattu, lo storico presidente rossoblù, oggi 89enne, che vide partire un giovane Gianfranco Zola verso il destino di una leggenda.
Un incontro dal forte valore simbolico, in un momento in cui la Torres attraversa una delle fasi più difficili della sua storia recente. Il dialogo tra Moggi e Rubattu sarà il cuore della presentazione del libro “Il portiere che fermò Maradona” di Renato Copparoni, scritto insieme a Umberto Oppus e Mario Fadda, pubblicato dalla Carlo Delfino Editore.
Il volume racconta la parabola di un portiere sardo che seppe scrivere un piccolo pezzo di storia del calcio: Renato Copparoni, nato a San Gavino Monreale, cresciuto tra i pali dell’Amsicora e protagonista con Cagliari, Torino e Verona. L’episodio che dà il titolo al libro è quello del 2 marzo 1986, quando Copparoni, allora al Torino, parò un rigore a Diego Armando Maradona: il primo in Europa a riuscirci.

«Quel giorno – ha raccontato – decisi di aspettare la sua mossa. Mi gettai sulla destra. Il tiro non era angolato, e l’ho presa». Il libro, impreziosito dalla prefazione di Renato Zaccarelli e dalla postfazione di Luciano Moggi, raccoglie trenta testimonianze di calciatori e giornalisti, ricordi e aneddoti di spogliatoio che restituiscono l’immagine di un uomo umile, determinato e profondamente legato alla sua terra. Dalle giornate passate a parare le bordate di Gigi Riva all’Amsicora, ai racconti ironici di compagni come Graziani, Peruzzi e Marchegiani, il volume è un viaggio nel calcio genuino, fatto di passione e sacrificio.

Accanto a Luciano Moggi (protagonista, tra gli altri, del passaggio di Copparoni dal Cagliari al Torino) e a Bruno Rubattu, la serata vedrà la partecipazione di importanti figure del panorama sportivo sardo e nazionale. A moderare l’incontro sarà il giornalista Antonio Moro, che guiderà un dialogo tra emozione e riflessione, tra memoria e futuro. Sarà un momento di grande intensità per Sassari, un ritorno alle radici di un calcio che seppe far sognare una città intera. E chissà che, tra i ricordi e le emozioni di una serata speciale, la Torres - dopo le nubi nere di domenica scorsa sul “Vanni Sanna” - non ritrovi anche un po’ della luce e dell’orgoglio di quel tempo che sembrava non finire mai.

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