Sassari, in congedo l’appuntato Tore Chessa: «Punto di riferimento dei cittadini»
Negli ultimi 25 anni ha fatto parte della sezione operativa dei carabinieri della compagnia
Sassari Dopo oltre quarant’anni di servizio, Salvatore Chessa, appuntato scelto dei carabinieri si congeda dall’Arma, alla quale ha dedicato gran parte della sua vita. Nato a Olmedo, 60 anni compiuti qualche giorno fa, l’appuntato Chessa si è arruolato il 6 ottobre 1984, ha iniziato la carriera a Firenze e Genova, a Sestri Ponente, per poi passare alla compagnia di Bonorva, nella sezione radiomobile.
Nel 1998 l’arrivo a Sassari, prima alla Radiomobile e poi a sezione operativa, dove ha prestato servizio dal 2000 fino a due giorni fa. Definito da superiori e colleghi un “carabiniere con la C maiuscola”, Chessa è stato un punto di riferimento anche per i cittadini. Grazie al suo acume investigativo, ha affrontato - negli ultimi 25 anni in borghese - casi complessi, dalle varie operazioni antidroga “Piazza Pulita”, ai reati contro la pubblica amministrazione, dalle indagini sugli assalti ai bancomat, agli episodi più drammatici, come per gli ultimi omicidi commessi in città e la sparatoria di due anni fa, tra stranieri a San Donato.
La sua determinazione e il profondo senso del dovere gli hanno valso numerosi encomi e riconoscimenti. Sportivo instancabile, molto stimato a Olmedo e a Sassari, Chessa ha costruito nel tempo un rapporto di fiducia con la comunità del centro storico di Sassari, distinguendosi anche nelle missioni all’estero per generosità, altruismo e equilibrio nei contesti più complessi. L’artista Nicola Urru ha voluto omaggiarlo con una scultura di sabbia, simbolo di stima verso chi ha servito lo Stato in silenzio ma con onestà e lealtà.
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