Voleva violentare una 14enne: i carabinieri trovano l’aggressore
È un 26enne algerino fermato di recente con documenti irregolari
Porto Torres I carabinieri della compagnia di via Antonelli hanno dato un nome e un volto all’aggressore che domenica 7 dicembre all’ora di pranzo avrebbe tentato di violentare una ragazzina di 14 anni. Si tratta di un cittadino algerino di 26 anni, fermato la scorsa settimana all’interno del porto commerciale dagli agenti della polizia e trovato in possesso di documenti d’identità irregolari.
La polizia lo aveva denunciato alla Procura per reati in materia di immigrazione, con il giudice di turno che aveva disposto per lui l’obbligo di firma giornaliero al posto fisso di polizia marittima con il divieto di allontanarsi dal comune turritano senza autorizzazione. I militari hanno stretto il cerchio intorno a lui subito dopo aver raccolto diverse testimonianze su quanto era accaduto nella via Sassari – tra cui quella dei genitori della minorenne – e dopo avere preso visione delle immagini delle telecamere presenti nella zona, tra cui quelle di alcuni esercizi commerciali. La ragazzina stava passeggiando all’altezza dell’edicola, mancavano pochi metri prima di raggiungere casa. All’improvviso, però, ha visto pararsi davanti a sé un uomo che ha subito tentato insistentemente di palpeggiarla nelle parti intime.
Il 26enne ha provato anche a fermare la fuga della minore, trattenendola per i capelli, ma lei è riuscita a divincolarsi e si allontanata di corsa verso la sua abitazione. In evidente stato di choc ha raccontato ai genitori tutto quello che era accaduto pochi minuti prima, una storia agghiacciante che in pochi minuti è diventata virale anche sui social. Con un post fatto anche dai genitori della vittima, nel quale fornivano la descrizione del presunto molestatore: indossava una tuta nera e sarebbe stato in evidente stato di alterazione alcolica oppure sotto l’effetto di droghe. La famiglia ha deciso di denunciare l’aggressione il giorno dopo nella caserma di via Antonelli, tenendo poi il più stretto riserbo e e lasciando agli inquirenti le attività di indagine per poter risalire all’autore dell’aggressione.
I carabinieri, al comando del capitano Stefano Scurti, sono riusciti a risalire alle generalità del 26enne incrociando i dati e le testimonianze raccolte con la notizia del recente fermo fatto al porto dalla polizia. E. dopo un attento controllo sui suoi ultimi movimenti nel territorio comunale, hanno proceduto all’identificazione. Il tutto è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Sassari che ora potrebbe decidere di applicare misure cautelari. Una donna ha segnalato che nei giorni scorsi c’era un folto gruppo di stranieri ubriachi lungo piazza della Renaredda, zona di passeggio del lungomare: «Mia figlia, che è piccola si è spaventata – ha scritto la signora -, e se al mio posto ci fosse stata una ragazza da sola?».
