Assalto al caseificio Pinna di Thiesi: condannati quattro pastori
Un euro di risarcimento simbolico ai proprietari. Le tensioni erano nate durante la “guerra del latte” nel 2019
Sassari Tre mesi di reclusione con la pena commutata in 450 euro e e un risarcimento simbolico di un euro alle parti civili. Si è concluso così, oggi 18 dicembre, il processo a Sassari per quattro pastori finiti sotto processo per l’assalto al caseificio dei fratelli Pinna di Thiesi, avvenuto il 9 febbraio 2019 nel pieno della cosiddetta “guerra del latte”.
Gli industriali Giommaria Pinna, Pierluigi, Paolo e Andrea Pinna, avevano chiesto al tribunale di accertare i fatti senza gravare economicamente sugli imputati. La sentenza è stata emessa dal giudice Antonello Spanu nei confronti degli ulitmi 4 imputati rimasti nel processo. Gli avvocati difensori degli imputati valuteranno il ricorso in Appello, dopo aver letto le motivazioni della sentenza.
La vicenda risale al 2019, quando decine di pastori si erano radunati davanti allo stabilimento per protestare contro il prezzo del latte, sceso a 60 centesimi al litro. La manifestazione degenerò, causando danni alla struttura: finestre rotte, manomissione di apparecchiature e latte sversato a terra. Furono documentati danni materiali per circa cinquemila euro, a cui si aggiungevano perdite per mancata produzione e vendite e il danno d’immagine e morale per il clima di tensione creatosi.
Tuttavia, come precisato dall’avvocata Ilaria Pinna, legale dei fratelli Pinna, «non abbiamo avanzato richieste di denaro, ma chiesto che il giudice che individuasse le forme alternative previste dalla legge». Altri imputati coinvolti nelle proteste avevano scelto la messa alla prova, mentre i quattro condannati avevano deciso di affrontare l’intero processo, sostenendo di non aver commesso alcun illecito.
