Elettricista morto a Sassari, Fulvia Murru: «Il 2025 non doveva chiudersi con l’ennesima tragedia»
«Ci stringiamo al loro dolore per questa perdita alla vigilia di Capodanno. È inaccettabile che ancora una volta un lavoratore esca di casa e non faccia più ritorno. Non è qualcosa che può accadere»
Sassari Dopo l’ennesima morte sul lavoro, arriva la dura presa di posizione della Uil Sardegna. «Una tragedia che non possiamo accettare, il 2025 non doveva chiudersi ancora con una vittima sul lavoro», afferma la segretaria generale Fulvia Murru, commentando l’infortunio avvenuto oggi a Sassari, nel quale ha perso la vita Ettore Garau, elettricista di 56 anni.
La sindacalista esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima e ai colleghi dell’operaio. «Ci stringiamo al loro dolore per questa perdita alla vigilia di Capodanno – sottolinea –. È inaccettabile che ancora una volta un lavoratore esca di casa per andare al lavoro e non faccia più ritorno. Non è qualcosa che può accadere».
Murru richiama con forza il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, tornando a parlare di formazione, prevenzione e controlli. «Ogni vita spezzata sul lavoro è il segno di controlli insufficienti e di un sistema di prevenzione che non funziona – ribadisce –. La sicurezza non è un costo, ma un diritto fondamentale. Servono controlli seri, prevenzione e responsabilità chiare. Basta parole, servono fatti».
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