Merloni: Mattarella, 'eredità fertile e impegnativa'
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Fabriano (An), 17 set. (Adnkronos) - "È un’eredità fertile e impegnativa quella di Francesco Merloni. Le sue idee, le sue opere, parlano per lui. Protagonisti, con lui, sono stati la sua famiglia, i suoi collaboratori nell’impresa, la Fondazione, le comunità di Fabriano e dei centri vicini, delle Marche. Un’eredità che li impegna a preservare e sviluppare quanto è stato costruito; la perizia, le competenze, l’afflato sociale che l’hanno accompagnato. Un vissuto prezioso che contrassegna un consorzio civile e che rappresenta un messaggio che indica un percorso da seguire". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Fabriano alle celebrazioni per il centenario della nascita di Francesco Merloni. "Esponente della seconda generazione è stato un imprenditore italiano di primo piano che, insieme ai fratelli Vittorio e Antonio, sulla strada del padre Aristide, ha impresso un segno importante nell’industria del Paese, nella crescita di questi territori, nello sviluppo e nella presenza dei prodotti italiani sui mercati globali. Francesco Merloni -ha quindi ricordato il Capo dello Stato- è stato un uomo politico, convinto e appassionato, che si è riconosciuto nell’esperienza del movimento dei cattolici democratici e ha recato le proprie idee, il proprio stile, a servizio della Repubblica". "Merloni raccolse l’eredità del padre Aristide, fondatore dell’Ariston e delle Industrie Merloni, anche in politica. Aristide, come Francesco, era stato parlamentare nel partito della Democrazia cristiana. Francesco Merloni aveva un’idea alta della democrazia, per una società capace di legare fra loro i valori della giustizia sociale e della libertà. Scrutava il futuro, per cogliere come quei valori potessero essere confermati nelle trasformazioni in atto. Di qui la sua curiosità, l’attenzione per ciò che si muoveva nella società, promuovendo analisi e ricerche sociali per tradurne poi i risultati nella vita economica e in quella delle istituzioni, incontrando su questo terreno Beniamino Andreatta, Romano Prodi, Giuseppe De Rita, con i quali condivise parti importanti del suo percorso. Arel –le cui stanze ho personalmente tante volte frequentato- divenne uno dei luoghi del confronto e della ricerca. Uno stile ha concluso Mattarella- che Francesco Merloni ha portato anche alla Fondazione Aristide Merloni".