Calcio: difesa, 'Palmeri innocente ma altri anni di processo ingiusto per scelta del pm'
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Milano, 4 nov. (Adnkronos) - "Dopo anni di indagine e diverse udienze dibattimentali, rimane chiaramente un potere legittimo dell’accusa, ma si ignorano 15 anni di storia di Mi Stadio, 15 anni di contratti e di rapporti tra le società di calcio Milan e Inter e il Comune di Milano". L'avvocato Domenico Aiello, difensore del consigliere comunale Manfredi Palmeri a processo a Milano per corruzione privata in uno dei filoni dell'inchiesta sulle curve, interviene così definendo "sorprendente" la scelta del pm Paolo Storari, in un'udienza dedicata agli ultimi testimoni dell'accusa, di cambiare il capo d'imputazione. "Non preoccupano le sorti del processo a Manfredi Palmeri, è assolutamente innocente, ma per sorprendente scelta del pm sarà assoggettato ingiustamente ad altri anni di processo, il pm ha infatti deciso di ripartire dal via, avrebbe potuto chiedere il proscioglimento da tempo, ma evidentemente vincere ad ogni costo ha il sopravvento sulla verità" aggiunge la difesa. "Mi preoccupano invece, la superficialità nelle valutazioni delle conseguenze, come si possano ignorare decenni di pareri legali e di contratti, assoggettati ai vari organi di controllo, in cui si scrive a chiare lettere che né Mi Stadio né le società di Calcio, Milan e Inter siano soggetti incaricati di pubblico servizio" spiega il difensore. "Tutto è avvenuto sulla scorta di una testimonianza orale di 5 minuti resa da un architetto, consulente del pm, che ha affermato la natura pubblica delle società di Milan e Inter e di Mi Stadio". "Mi preoccupa che il pm non abbia distrutto intercettazioni dichiarate inutilizzabili e affette da vizi ab origine con formale ordinanza del Tribunale di Milano del 16 settembre scorso, e mi preoccupano ancor di più le conseguenze di una tale affermazione, che inevitabilmente, bloccherà la procedura di cessione dello stadio di San Siro, fino a ieri trattata come cessione a due soggetti privati oggi invece apprendiamo dal pubblico ministero che trattasi di due soggetti pubblici dunque con precisi vincoli nell’impegno di spesa e non solo. Penso sia una grave allerta per il Comune. Più che a Berlino occorre un giudice a Milano più che mai" conclude Aiello.