Inchiesta urbanistica a Milano, Catella resta libero. Cassazione: "Inammissibile ricorso pm"
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Milano, 13 nov. (Adnkronos) - La Cassazione ha dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato dalla Procura di Milano contro le ordinanze con le quali il Tribunale del Riesame a metà agosto aveva annullato gli arresti domiciliari, per carenza di gravi indizi di corruzione, dell'immobiliarista Manfredi Catella, dell’architetto e componente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano Alessandro Scandurra, e del costruttore Andrea Bezziccheri (l’unico allora finito in carcere). La VI Sezione - si attendono le motivazioni del provvedimento della Cassazione - ha così confermato i provvedimenti del Riesame con cui erano state revocate le misure cautelari nell'inchiesta sull'urbanistica. Se la Procura di Milano sosteneva la "mancanza, apparenza e manifesta illogicità della motivazione" del Riesame, è stata la stessa sostituta procuratrice generale in Cassazione Cristina Marzagalli, nel suo intervento, a ribadire come gli atti dell'accusa "non dimostrano la formazione, né l'operatività di un accordo corruttivo tra Alessandro Scandurra e Catella quale ceo della società Coima, non potendosi sostenere che i pagamenti delle fatture da parte di Coima a favore di Scandurra siano riconducibili ad un accordo corruttivo anziché correlate ad attività professionale effettivamente prestata da Scandurra e regolarmente contabilizzata". Quanto all'atto contrario ai doveri d'ufficio, individuato nel capo d'imputazione nella partecipazione dell'ex componente della Commissione per il paesaggio alla seduta del 5 ottobre 2023, dove si discute del progetto cosiddetto Pirellino, "si rileva la mancanza di prove circa il contributo determinante e fondamentale di Scandurra in quella seduta per la formazione del parere favorevole della commissione, la quale è composta da 11 membri, non essendovi evidenze di indebite pressioni o sollecitazioni da parte del pubblico ufficiale sugli altri membri". Nell'intervento scritto, infine, la pg Marzagalli sottolineava come "il vaglio logico e puntuale delle risultanze procedimentali operato dal Tribunale del Riesame non consente alla Suprema Corte di muovere critiche, né tantomeno di operare diverse scelte di fatto. In particolare, il vizio di mancanza della motivazione dell'ordinanza del Riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere sindacato dalla Corte di legittimità". Ora la Procura - i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, con la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano - potrà prendere atto del doppio stop cautelare di Riesame e Cassazione, oppure potrà andare avanti sulla sua linea accusatoria fino all'eventuale richiesta di processo. La Cassazione, con un secondo provvedimento sull'inchiesta relativa all'urbanistica meneghina, ha "annullato" le misure interdittive per Giancarlo Tancredi, ex assessore del Comune di Milano, per l'ex presidente della Commissione per il paesaggio Giuseppe Marinoni e per il manager Federico Pella. La Suprema Corte ha accolto i ricorsi delle difese e ha azzerato qualsiasi misura nei confronti dei tre finiti al centro dell'indagine che avava portato, la scorsa estate, ad alcune misure cautelari. Bisognerà attendere le motivazioni per chiarire se alla base della decisione ci sia una questione legata alle esigenze cautelari o invece una lettura diversa dell'impianto accusatorio. Stamane, con un altro dispositivo, la Cassazione ha sancito "l'inammissibilità" del ricorso della Procura per l'immobiliarista Manfredi Catella, l'architetto e componente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano Alessandro Scandurra e del costruttore Andrea Bezziccheri (l’unico allora finito in carcere). "In 120 giorni (dalla notifica delle accuse all'udienza in Cassazione, ndr) undici giudici, oltre alla stessa Procura generale di Stato, hanno radicato progressivamente fino al livello massimo della magistratura la nostra estraneità a quanto contestatoci", afferma Manfredi Catella, fondatore e ceo di Coima sgr. Questo "equivale a un riconoscimento virtuoso dell’integrità, del rigore, della professionalità e della capacità di reazione della nostra organizzazione e di tutte le persone di Coima" aggiunge. "L’esperienza vissuta ha alimentato intensamente l’energia di tutti noi, accelerando processi evolutivi già in corso per fare sempre meglio e per raggiungere risultati eccellenti per tutti gli stakeholder per i quali operiamo. Vi ringraziamo per il sostegno e la fiducia che ci avete espresso concretamente in questi mesi, pronti ad avviare insieme con entusiasmo e vigore la prossima fase" conclude nel comunicato agli stakeholder. "Sono più che disponibile a un dialogo con la Procura e capire cosa si può fare per uscire da una questione che ha portato a uno stallo a Milano". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo la decisione della Cassazione. "La Cassazione smentisce l'orientamento della Procura", ha sottolineato Sala. "Purtroppo quello che vedo è che la Procura continua ad andare avanti senza molto tener conto del fatto che il sistema giudicante non accoglie in parte significativa la sua linea e me ne dispiaccio - ha aggiunto - Quello che serve è parlarsi. Noi abbiamo dimostrato in questi mesi di non essere sordi ai richiami della Procura, anzi abbiamo preso iniziative tali da dimostrare buona volontà e a correggere alcune nostre azioni. Però in questo momento, per il bene di Milano, non possiamo continuare a un confronto tra sordi, bisogna mettersi intorno a un tavolo".