Il Toro frena la corsa del Cagliari
Enrico Gaviano
Il secondo zero a zero stagionale fa conservare il 7º posto in classifica
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CAGLIARI. Cagliari e Torino si affrontano a viso aperto ma alla fine non si fanno male. Un punto a testa che consente ai rossoblù di conservare il settimo posto in coabitazione con la Lazio e ai granata di stare un gradino sopra la linea del fatale terzultimo posto dove stanno Chievo e Bologna.
Per il Cagliari è arrivato un insolito 0-0, risultato che si ripete per la seconda volta appena in questa stagione, dopo quello contro il Milan che sbloccò dallo 0 la classifica rossoblù alla 5ª giornata. Un risultato deludente? Vista la classifica delle due squadre verrebbe da rispondere senza dubbi di sì.
Invece occorre salutare questo pareggio con ottimismo. Intanto, limitandosi all’esame della classifica, c’è da dire che la squadra di Allegri ha conservato il settimo posto, con intatte possibilità di centrare il traguardo Uefa. Poi, oggettivamente, ieri le cose non sono andate certo per il verso giusto.
A parte l’assenza di Fini e Pisano, pagate nel rendimento effettivo in campo, la squadra ha sofferto più del lecito la mancanza di Jeda, inserito a ripresa inoltrata dopo gli acciacchi trascorsi in settimana. Matri poi, per due volte, ha cercato di bucare la rete granata, ma ha sempre trovato davanti un super Sereni a negargli la rete. A ripresa inoltrata, dopo aver appena effettuato il cambio di Acquafresca con Jeda, Allegri si è trovato costretto a inserire l’esordiente Ragatzu per l’infortunato Matri, rinunciando a una pedina fondamentale per l’assalto finale.
D’altra parte, inoltre, non si possono neanche negare i meriti del Torino, in grande ripresa dopo i grossi sbandamenti del girone d’andata. I granata ieri hanno infilato il settimo risultato utile consecutivo. Il Cagliari, insomma, ha avuto il merito di evitare la carica del Toro che, magari, di slancio finirà per incornare la Juventus. Squadra in gran forma, insomma, a cui Novellino è riuscito a ravvivare la proverbiale grinta. Il famoso «cuore Toro» ha funzionato alla grande. Grinta che invece un pochino è mancata al Cagliari, se proprio si vuol rimproverare qualcosa alla banda Allegri. C’è da capire i rossoblù che, dopo aver conquistato con grande anticipo la salvezza, devono riposizionarsi e correre per il nuovo obiettivo. Il tempo può giocare a favore di Acquafresca e compagni, visto che la classifica, nonostante il misero punto conquistato nelle ultime due partite, è rimasta molto stuzzicante. E le prossime partite potrebbero anche proiettare i rossoblù dentro il sogno europeo.
Ieri il Cagliari è partito di buona lena, tanto che in apertura Acquafresca lanciato a rete è stato frenato in maniera dubbia da Colombo. Al 15’ una girata di sinistro Matri, servito dal fallo laterale da Matheu, ha scaldato le mani a Sereni e tre minuti dopo, proteste rossoblù per un fallo netto di Pisano su Matri, tirato giù in area per la maglia.
Dopo il grosso spavento, il Toro si rianima e riparte tanto da sfiorare il vantaggio al 22’: punizione di Rosina, l’ex Bianchi colpisce di testa benissimo, Marchetti vola e sembra ribattere la palla già dentro la porta. In ogni caso l’arbitro ferma tutto per un fuorigioco dell’attaccante granata che, undici minuti più tardi, spreca con un colpo di testa centrale un invitante traversone di Corini. Ma l’azione più bella la confeziona il Cagliari al 40’ con un fraseggio velocissimo: Acquafresca allarga per Cossu il quale serve rasoterra dentro l’area per Matri che chiude il triangolo con un tiro immediato: Sereni però replica con un intervento fantastico e l’urlo del gol si strozza nella gola dei tifosi rossoblù.
Nella ripresa, la gara si fa ancora più equilibrata, con il Torino che prova a mettere in difficoltà gli avversari. Al 6’ Natali costringe Marchetti al volo plastico per intercettare un gran colpo di testa, quindi Novellino inserisce Stellone per dar più peso all’attacco. Ne esce fuori un Torino ancora più arrembante, solo che è il Cagliari a farsi più pericoloso di rimessa. Al 30’ Lazzari non inquadra di testa la porta da pochi passi, e al 45’ Cossu manda al centro un pallone invitante che però la difesa granata riesce a neutralizzare. L’ultimo sussulto di una gara che si conclude con il risultato più giusto.
Per il Cagliari è arrivato un insolito 0-0, risultato che si ripete per la seconda volta appena in questa stagione, dopo quello contro il Milan che sbloccò dallo 0 la classifica rossoblù alla 5ª giornata. Un risultato deludente? Vista la classifica delle due squadre verrebbe da rispondere senza dubbi di sì.
Invece occorre salutare questo pareggio con ottimismo. Intanto, limitandosi all’esame della classifica, c’è da dire che la squadra di Allegri ha conservato il settimo posto, con intatte possibilità di centrare il traguardo Uefa. Poi, oggettivamente, ieri le cose non sono andate certo per il verso giusto.
A parte l’assenza di Fini e Pisano, pagate nel rendimento effettivo in campo, la squadra ha sofferto più del lecito la mancanza di Jeda, inserito a ripresa inoltrata dopo gli acciacchi trascorsi in settimana. Matri poi, per due volte, ha cercato di bucare la rete granata, ma ha sempre trovato davanti un super Sereni a negargli la rete. A ripresa inoltrata, dopo aver appena effettuato il cambio di Acquafresca con Jeda, Allegri si è trovato costretto a inserire l’esordiente Ragatzu per l’infortunato Matri, rinunciando a una pedina fondamentale per l’assalto finale.
D’altra parte, inoltre, non si possono neanche negare i meriti del Torino, in grande ripresa dopo i grossi sbandamenti del girone d’andata. I granata ieri hanno infilato il settimo risultato utile consecutivo. Il Cagliari, insomma, ha avuto il merito di evitare la carica del Toro che, magari, di slancio finirà per incornare la Juventus. Squadra in gran forma, insomma, a cui Novellino è riuscito a ravvivare la proverbiale grinta. Il famoso «cuore Toro» ha funzionato alla grande. Grinta che invece un pochino è mancata al Cagliari, se proprio si vuol rimproverare qualcosa alla banda Allegri. C’è da capire i rossoblù che, dopo aver conquistato con grande anticipo la salvezza, devono riposizionarsi e correre per il nuovo obiettivo. Il tempo può giocare a favore di Acquafresca e compagni, visto che la classifica, nonostante il misero punto conquistato nelle ultime due partite, è rimasta molto stuzzicante. E le prossime partite potrebbero anche proiettare i rossoblù dentro il sogno europeo.
Ieri il Cagliari è partito di buona lena, tanto che in apertura Acquafresca lanciato a rete è stato frenato in maniera dubbia da Colombo. Al 15’ una girata di sinistro Matri, servito dal fallo laterale da Matheu, ha scaldato le mani a Sereni e tre minuti dopo, proteste rossoblù per un fallo netto di Pisano su Matri, tirato giù in area per la maglia.
Dopo il grosso spavento, il Toro si rianima e riparte tanto da sfiorare il vantaggio al 22’: punizione di Rosina, l’ex Bianchi colpisce di testa benissimo, Marchetti vola e sembra ribattere la palla già dentro la porta. In ogni caso l’arbitro ferma tutto per un fuorigioco dell’attaccante granata che, undici minuti più tardi, spreca con un colpo di testa centrale un invitante traversone di Corini. Ma l’azione più bella la confeziona il Cagliari al 40’ con un fraseggio velocissimo: Acquafresca allarga per Cossu il quale serve rasoterra dentro l’area per Matri che chiude il triangolo con un tiro immediato: Sereni però replica con un intervento fantastico e l’urlo del gol si strozza nella gola dei tifosi rossoblù.
Nella ripresa, la gara si fa ancora più equilibrata, con il Torino che prova a mettere in difficoltà gli avversari. Al 6’ Natali costringe Marchetti al volo plastico per intercettare un gran colpo di testa, quindi Novellino inserisce Stellone per dar più peso all’attacco. Ne esce fuori un Torino ancora più arrembante, solo che è il Cagliari a farsi più pericoloso di rimessa. Al 30’ Lazzari non inquadra di testa la porta da pochi passi, e al 45’ Cossu manda al centro un pallone invitante che però la difesa granata riesce a neutralizzare. L’ultimo sussulto di una gara che si conclude con il risultato più giusto.