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Gazzano: «Ci sono mancati i rinforzi»

Gazzano: «Ci sono mancati i rinforzi»

Il mister elenca le cause che hanno portato alla retrocessione

20 maggio 2013
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CASTELSARDO. Dopo 12 anni di onorata presenza nel campionato di Eccellenza, il Castelsardo ritornerà a giocare in Promozione. Le cause della retrocessione sono da riscontrare in alcune concause analoghe proprio a quelle dell’annata 2000/01: indifferenza verso il calcio, ritardo nel varo della nuova società, quindi, nella composizione del direttivo, e le condizioni sfavorevoli del terreno di gioco. A cui si deve aggiungere la grave crisi economica che ha allontanato dalla squadra la classe imprenditoriale locale.

Quest’ultimo fattore ha costretto il nuovo direttivo ad attuare una politica del rigore.Dunque: rosa formata da giovanissimi, in gran parte locali, e squadra affidata ad un allenatore esordiente, Claudio Gazzano, anch’egli di Castelsardo. Con tutti questi condizionamenti e limitazioni, era facile immaginare che la permanenza in Eccellenza sarebbe stata molto difficile. «Si è voluto puntare tutto sui giovani – dice Gazzano – e fare di necessità virtù, ma con l’inclusione nel gruppo di 4 o 5 giocatori di esperienza. Così, purtroppo, non è stato,: ne sono arrivati 2 e uno è andato via a metà torneo. La squadra ha dimostrato carenze tecniche, caratteriali (l’elevato numero di ammonizioni ed espulsioni lo confermano), e di inesperienza. Il girone di andata, pertanto, non ha riservato grandi soddisfazioni. C’era, però, la speranza di potercela giocare ai play out, confidando nel mercato invernale con l’inserimento di qualche giocatore esperto. Invece Zaccheddu, uno dei due titolari di esperienza, è andato via. Il ritorno è iniziato con la brutta sconfitta in casa con il Pula. La vittoria, più tardi, a Calangianus e il pareggio successivo a Samassi ci avevano incoraggiato e, in qualche modo, illuso sul rilancio della squadra. Evidentemente - prosegue Gazzano - così non è stato perché la gara in casa con l’Alghero, a soli 3 punti da noi, è finita con un’amara sconfitta che, in pratica, ha decretato la nostra condanna di retrocessione. Ma se fossero arrivati i rinforzi promessi, la squadra si sarebbe potuta salvare».

Giovanni Canu

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