«L’obiettivo era la salvezza, è arrivata in anticipo»
CAGLIARI. Il sassolino dalla scarpa e l’obiettivo ottenuto: «Mi avevano chiesto di raggiungere la salvezza e ci siamo riusciti con tre giornate d’anticipo. Il mio bilancio? Positivo». Ivo Pulga non...
CAGLIARI. Il sassolino dalla scarpa e l’obiettivo ottenuto: «Mi avevano chiesto di raggiungere la salvezza e ci siamo riusciti con tre giornate d’anticipo. Il mio bilancio? Positivo». Ivo Pulga non cerca scorciatoie. E rilancia: «Certo, quando a febbraio sono stato esonerato mi ha fatto male. Ma il calcio è anche questo. Contatti con la società? Per ora, nessuno». Un uomo, ancor prima che un allenatore, allo specchio. Che si interroga su quali possano essere le aperture di Cellino. «Il 18 maggio me ne torno a casa. Se qualcuno si fa sentire, ci sono», aveva detto. Pulga, sei anni da cornice nel Cagliari degli Orrù e di Ranieri, ha anche un altro neo. Il coretto della curva che lo descrive succube del patron, lo ha ferito. «Non merito quelle parole. Il Cagliari viene prima di tutti noi. Dovevo fare il massimo e mi sembra che sia andata al meglio. Quando si riparte dalla serie A per l’undicesima stagione di fila, si deve essere contenti. In questi casi, non capisco i tifosi», le parole amare del dopo Chievo.
Ma adesso, c’è la Vecchia Signora. La sfida con i primi della classe, con una festa annunciata per brindare al terzo tricolore consecutivo, il tutto esaurito e un pool di campioni che non necessita di presentazioni. «Vi do la formazione: Silvestri in porta, Perico, Rossettini, Astori e Avelar in difesa, Dessena, Conti, Tabanelli a centrocampo, Cossu trequartista dietro le punte Pinilla e Ibarbo», snocciola il tecnico rompendo il tabù dei primi undici tenuti nascosti fino al fischio d’avvio. «Ci attende una partita proibitiva. Loro non saranno in vacanza, e al contrario, avranno tanti stimoli perchè vorranno raggiungere il prestigioso record dei 100 punti. Giocano nel loro stadio che sarà esaurito per festeggiare lo scudetto. Noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo da tempo, andiamo a fare la nostra partita, contando anche sulla tradizione favorevole allo Juventus Stadium».
Pulga tira dritto. «È vero, la quota salvezza è stata bassa, però il Cagliari ha toccato 39 punti con tre giornate d'anticipo. Quindi direi proprio che ci siamo salvati esclusivamente per nostri meriti».
Mario Frongia