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Cerbone: non avevo dubbi sui ragazzi

Cerbone: non avevo dubbi sui ragazzi

«Abbiamo attraversato momenti difficili, ma la squadra è rimasta unita»

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BUDONI. Si festeggia nello spogliatoio del Budoni per questa salvezza arrivata al termine di un incredibile campionato, chiuso dalla squadra gallurese con 43 punti (in tutti gli altri gironi sarebbero stati sufficienti per salvarsi senza passare per i playout).

L’allenatore Raffaele Cerbone si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Abbiamo conquistato la salvezza – questo il commento dell’allenatore Raffaele Cerbone – nonostante molte malelingue che ci stavano remando contro. La squadra è rimasta unita. Passato il momento difficile, è riuscita a chiudere la stagione con 43 punti, punteggio che non ci è bastato per evitare questo spareggio. La società ci è stata vicina e ha creduto in noi come noi del resto abbiamo voluto questa salvezza. Oggi contro l’Arzachena penso che la vittoria non sia mai stata in discussione. Abbiamo disputato un campionato facendo giocare ben dieci giocatori del settore giovanile, da dicembre ho portato in prima squadra Saiu che aveva quindici anni debuttando e facendo alcune spezzoni di partite. Dispiace per la retrocessione del Latte Dolce, ma per il fatto che i sassaresi sono scesi in Eccellenza, siamo la squadra che ha utilizzato più giovani nel girone sardo laziale e siamo secondi o terzi in tutta la serie D, dietro soltanto al Montebelluna».

Francesco Rizzo sembra aver un conto aperto con l’Arzachena, visto che due dei quattro gol segnati dall’attaccante calabrese sono stati realizzati proprio contro gli smeraldini. «Sono contento per il mio gol – questo il commento di Francesco Rizzo – anche perché è arrivato subito dopo aver preso la rete del vantaggio avversario». Nonostante sia il match winner il difensore Michelangelo Palazzo (tra l’altro un ex) non si scompone più di tanto. «Fa piacere riceve re i complimenti, ma con la mia rete abbiamo chiuso il discorso salvezza e possiamo festeggiare questo traguardo importante quanto meritato. Di futuro è ancora presto per parlarne, bisogna adesso solo pensare a festeggiare tutti insieme ». (p.m.)

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