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Filippini eroe del giorno: «Il gol? Potevo solo tirare»

di Pier Luigi Piredda
Filippini eroe del giorno: «Il gol? Potevo solo tirare»

Il fantasista rossoblù ha segnato una rete pesante per il futuro della Torres «Ora nello spogliatoio è ritornato il sorriso, lotteremo per conquistare la serie C»

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SASSARI. «Filo» sorride rilassato. Trascina le gambe, è stanco e lo dice senza problemi ma la gioia traspare quando comincia a parlare della partita. Alberto «Filo» Filippini è stato l’eroe della giornata. Proprio come il più famoso, per tutti gli appassionati di fumetti, «Filo Sganga» amico di Archimede l’inventore su Topolino, il «Filo» rossoblù ha inventato un gol incredibile. Riuscendo a infilare la porta con un angolo di tiro impossibile. «Non potevo fare altro che tirare – ha spiegato il fantasista torresino –. Non avevo spazio per crossare perché il difensore era leggermente indietro e mi aveva chiuso l’apertura e allora ho tirato. Forte e rasoterra. Era l’unica possibilità che avevo. Mi è andata bene e sono felice. Ma sono contento soprattutto per la Torres e per i compagni. Abbiamo ritrovato la vittoria dopo un periodo tormentato. Ed è stato bello rientrare nello spogliatoio sorridenti e poter ricomincira a scherzare e ridere come avevamo fatto fino a qualche settimana fa. Che cosa è successo? – ha continuato Alberto Filippini – . Un black out improvviso a Monza, seguito da quello col Bassano che non ha spiegazioni e che però ci ha fatto mancare quella sicurezza che avevamo messo in mostra fino a quel momento. Se le sconfitte fossero arrivate distanti nel tempo sarebbe stato diverso, invece una dietro l’altra, due mazzate. Ma noi il traguardo lo vogliamo raggiungere lo stesso e faremo di tutto per farcela. la mia stanchezza? Ho avuto diversi infortuni e sono rimasto fermo a lungo e quindi non ho ancora i 90 minuti nelle gambe. Probabilmente – ha ha spiegato serenamente il salvatore della patria rossoblù – se non si fosse fatto male Migliaccio avrei chiesto il cambio, perchè nel finale stavo soffrendo. Ma ho stretto i denti e ce l’ho fatta. Ma devo lavorare ancora duramente per ritrovare la condizione migliore».

Poi, un ringraziamento speciale. Ai tifosi. «Sono stati anche questa volta eccezionali – ha sottolineato Filippini –. Ci hanno sostenuto nei momenti difficili e incoraggiato senza soste. Ma il capolavoro l’avevano fatto quando ci avevano applaudito contro il Bassano. Giocheremo per loro, giocheremo per Sassari. Per noi queste partite dei play off equivalgono alle finali della Champions’ League e ce le giocheremo alla morte. Nessuno abbia dubbi sul nostro impegno, la squadra sta lavorando e il ritiro a Castelsardo è stato utile. Il calo atletico finale? – ha concluso il rossoblù –. La tensione innanzitutto, ma anche le tante energie spese nel primo tempo per cercare il gol e a inizio per provare a raddoppiare. Ma va bene anche così. Abbiamo due risultati a disposizione e una maggiore serenità degli avversari. E in campo metteremo la cattiveria necessaria per vincere».

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