La rabbia e l’amarezza di Scotto: «Mesi di impegno bruciati in novanta minuti»
Il Latte Dolce è appena retrocesso, tra sassaresi e selargini volano male parole e Pierluigi Scotto resta immobile, con un'espressione che invita a lasciarlo solo con la sua amarezza. Riesce solo a...
Il Latte Dolce è appena retrocesso, tra sassaresi e selargini volano male parole e Pierluigi Scotto resta immobile, con un'espressione che invita a lasciarlo solo con la sua amarezza. Riesce solo a mormorare che «in una gara secca può succedere di tutto e purtroppo a noi è successo il peggio», ripensa al fallo da punizione che grazie alla splendida battuta di Melis ha deciso l partita e la stagione («il difensore è stato troppo precipitoso nell'intervento, abbiamo concesso un'occasione d'oro») e poi sbotta, sfogando la rabbia repressa: «ci siamo fatti un "mazzo" così tutto l'anno e questo è il risultato, in 90' sono stati bruciati mesi di impegno e di lavoro. È una retrocessione immeritata, che brucia». A Scotto è crollato il mondo addosso, mentre il collega Vincenzo Fadda ha quasi pudore a esultare per il traguardo raggiunto. «Non avrei mai voluto farcela a spese di un'altra squadra sarda, capisco il loro nervosismo e la loro delusione. La qualità di Melis ha fatto la differenza, così come l'assenza di sbavature difensive. Stavolta niente errori e la salvezza è arrivata». (sa.u.)