Tutto un popolo a caccia del tricolore
Dopo la grande delusione dello scorso anno il Banco rilancia la sfida scudetto: se decide di difendere è inarrestabile
SASSARI. Da mina vagante a muscolare e accreditata pretendente. Una campagna acquisti sontuosa ha proiettato la Dinamo dietro Milano nei pronostici estivi, gli alti e bassi nella regular season e il rendimento altalenante di alcuni uomini chiave l’hanno fatta scivolare indietro nel “ranking” alla vigilia dei playoff, ma di mezzo c’è stata anche la vittoria della Coppa Italia. E anche la consapevolezza che, quando le partita coteranno, gente come Travis Diener e Omar Thomas è capace di elevare al top il rendimento.
Il Banco quest’anno parte dal quarto posto ma non ne fa una questione esistenziale, anche se dodici sconfitte nella regular season probabilmente non erano state messe in preventivo. Il paragone, dolorosissimo, resta quello dello scorso anno e di un’eliminazione al primo turno arrivata dopo una regular season fantastica chiusa al secondo posto e una serie contro Cantù persa in gara7 dopo essere stati avanti 2-0 e 3-2 nella serie. Un’eliminazione che ha lasciato il segno e indirizzato il mercato estico, con l’arrivo di un 4 multidimensionale come Caleb Green rivelatosi la sorpresa della stagione e un giocatore di squadra come Omar Thomas. Il ruolo di centro è quello che ha creato più problemi di assetto: Linton Johnson per vari motivi non è mai stato quello ci si aspettava, Tessitori è un giovane in fase di maturazione, Gordon ha avuto troppi problemi fisici ed Eze resta un po’ un’incognita. La Dinamo può fare tanta strada se la coperta sotto canestro tiene e, soprattutto, si vedrà anche una difesa adatta a queste partite.
In attacco sembrano esserci pochi problemi, il Banco è la squadra che segna di più e produce più assist, e ha un Drake Diener in forma strepitosa, fresco Mvp della stagione. E poi, oltre a un gruppo italiano grantico, c’è la variabile impazzita, ovvero la coppia Travis Diener-Marques Green: quando non funziona il Banco può far fatica, ma quando è calda, come nelle Final 8, la Dinamo ha due giocatori che dipingono basket come nessuno in Italia.