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I tecnici dell’Astana ci scommettono

I tecnici dell’Astana ci scommettono

Il giovane di Villacidro sviluppa già una potenza da campionissimo

27 maggio 2014
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SASSARI. E adesso tutti a twittarlo, fotografarlo, radiografarlo. Le sue origini, il percorso agonistico, la fidanzata. Vivisezione del fenomeno sardo, fenomeno del ciclismo ma ancor più fenomeno perché sardo e per di più scalatore. Fabio Aru ha catturato le voglie e le ambizioni del pedale tricolore con la sua gioventù e la sua faccia pulita.

Nell’ambiente c’è anche chi è rimasto colpito dal fatto che il giovane di Villacidro ha studiato al classico, ma sotto esame sono in particolare in questi giorni le qualità fisico-atletiche del campioncino. Peso forma di poco superiore ai 60 chili, 181 centimetri di altezza, l’astana con lo specialista Paolo Slongo studia, cura e migliora la «macchina» Aru, che sulla salita di Montecampione ha sviluppato 360 watt di potenza media (440 nell’imperioso scatto che lo ha portato a condurre solitario) e una Vam (velocità ascensionale media) di 1.647. Marco Pantani nel 1998 fece poco meglio: 1.777.

Aru ha costruito la sua vittoria sui 19.35 chilometri finali in 53’13”, a una velocità media di 21.8 orari , e viene considerato dai tecnici dell’Astana un talento in crescita, che migliora anche nel rapporto con il cronometro, e scommettono sulla cronoscalata del Grappa di venerdì, 26.8 km da fare a tutta.

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