Callai lancia il Selargius «Abbiamo perso punti, possiamo fare meglio»
SELARGIUS. In quattro anni di permanenza al Selargius, Carlo Callai ha indossato praticamente quasi tutti i numeri di maglia e il 2014 lo ha chiuso con un compito importante: la fascia da capitano...
SELARGIUS. In quattro anni di permanenza al Selargius, Carlo Callai ha indossato praticamente quasi tutti i numeri di maglia e il 2014 lo ha chiuso con un compito importante: la fascia da capitano nel derby contro la Nuorese. «Anche se il risultato della partita è stato negativo – commenta il centrocampista selargino – è stata una bella gara. Mancava Piselli per infortunio e quindi è toccato a me indossare la fascia, ma il nostro capitano rimane Daniele». Negli ultimi due campionati 33 presenze a stagione, con gli en plain bloccati da squalifiche per somma di ammonizioni e proprio nella gara del Frogheri ha raggiunto un altro traguardo. «Considerando le gare di campionato, playout e Coppa Italia – spiega Callai – è stata la mia centesima partita con la maglia del Selargius». Dopo tre risultati utili consecutivi, il 3-0 di Nuoro ha rovinato lo score della squadra di mister Karel Zeman «durante questo girone d'andata, che concluderemo domenica prossima, abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, soprattutto nelle gare casalinghe». Lontano dalle mura del Virgilio Porcu, invece il Selargius ha conquistato una vittoria con il Cynthia e un pareggio con l’Anziolavinio. «Finora c'è il problema trasferte – dice Callai – abbiamo raccolto poco e nel girone di ritorno puntiamo sicuramente a invertire il trend». Il giudice sportivo ha bloccato per un turno l’attaccante Michele Chelo e il centrocampista Francesco Mannoni (erano in diffida) e salteranno la sfida con l’Isola Liri. Mister Zeman dovrà apportare delle modifiche allo schieramento: «Ieri abbiamo ripreso gli allenamenti in vista della partita – conclude Callai – sarà importantissimo fare punti, per chiudere al meglio il girone d’andata e affrontare quello di ritorno puntando a raggiungere prima possibile la salvezza, che rimane il nostro obbiettivo principale».
Susanna Musanti