La gioia di Federico Melchiorri: «Che esordio...»
Il bomber rossoblù festeggia il debutto davanti ai nuovi tifosi con un eurogol e un mare di applausi
30 luglio 2015
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CAGLIARI. Hanno scomodato anche Del Piero, Muller, Van Persie. Lui, fa spallucce. Federico Melchiorri, classe ’87, originario di Treia (Macerata) gongola ma tiene un profilo basso. «Contava fare una buona prestazione. Ci siamo riusciti contro un avversario solido ed esperto, della nostra categoria». E l’Eurogol firmato dopo un quarto d’ora? Il centravanti del Cagliari spiega: «Ci interessava vincere, se poi ci siamo riusciti con una rete così, va ancora meglio». Insomma, umiltà e testa rivolta al gruppo. Ma il controllo, la sterzata di destro appena entrato in area, con il difensore iberico che va giù, e la palla che di mezzo collo a giro entra sotto il secondo incrocio, è stato un bel vedere.
«Melchiorri è molto forte. Il Cagliari ha fatto un grande acquisto e mi sorprendeva che una grande non se lo fosse ancora preso» è la pagella del campione del mondo, Fabio Grosso. Con il Saragozza è partito dal via. «Con Sau, Giannetti, Farias e Joao Pedro e gli altri compagni muoversi è fin troppo facile. Stiamo crescendo tatticamente e fisicamente e soprattutto come intesa. Con il Saragozza non era facile: loro basano il loro gioco su fisicità e possesso palla, ma nella nostra B troveremo poche squadre simili. Comunque, siamo stati bravi a stare compatti e a prenderci la vittoria».
Sulla filosofia che accompagna il gruppo, Melchiorri taglia corto: «Per vincere serve un feeling solido tra compagni. È fondamentale entrare in campo con la testa e la convinzione giusta dal 1’». Un Cagliari guerriero, squadra da battere della cadetteria, con stimoli e motivazioni fin dal via. «Globalmente siamo al 70, 80 per cento delle nostre potenzialità. Abbiamo tempo per migliorare e crescere. Ma la strada è quella giusta». Infine, le emozioni al debutto in casa, con gli applausi della tifoseria per il gol partita: «Non dimenticherò l’esordio al Sant’Elia. Sono orgoglioso di essere qui». (m.fr.)
