La Nuova Sardegna

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La Torres barcolla ma salva la faccia

di Antonio Ledà
La Torres barcolla ma salva la faccia

Un punto per i baby rossoblù contro la temuta Viterbese

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SASSARI. Partita da dimenticare per la Torres che non è andata oltre lo 0-0 casalingo contro la Viterbese dei sassaresi Nuvoli e Oggiano. La gara è stata sufficientemente noiosa da far perdere la pazienza agli ultrà della curva Nord che hanno preso le distanze dalla società contestando, a più riprese, il presidente Domenico Capitani. Non è la prima volta che accade ma ieri la contestazione ha avuto un significato diverso e chiarissimo: al patron viene addebitata la retrocessione della squadra dalla Lega Pro alla D (è lui, secondo i giudici della Figc, ad aver scommesso sulla partita di coppa Italia dello scorso anno a Pisa) e un colpevole distacco dalla città e, di riflesso, dal club rossoblù. «Vogliamo un presidente» hanno intonato i tifosi che per far capire a tutti l’obiettivo della protesta hanno invece tributato un lungo applauso alla squadra.

I giocatori sono i meno colpevoli di una situazione che due mesi fa non era neppure ipotizzabile. Allora si fantasticava di una Lega Pro di vertice, ieri ci siamo ritrovati in un incubo. La gara è stata modestissima, fatta di lunghi lanci per le punte, di interventi approssimativi e di un gioco affidato più alle invenzioni personali che a un lavoro di gruppo. Va detto che i rossoblù hanno dato l’anima e va anche detto che lo 0-0, alla fine, è un risultato onesto. La Torres si è fatta preferire nel primo tempo ma è calata nella ripresa (complice l’uscita per infortunio di Bottone e Cossentino). La Viterbese è partita lenta, poi ha preso coraggio e, nel finale, ha provato a far sua l’intera posta in palio. E’ mancata un po’ di convinzione e forse di quel pizzico di fortuna che, una volta tanto, ha scelto di tifare rossoblù.

Largo ai baby. Come previsto Giuseppe Ferazzoli ha dovuto ancora una volta rivoluzionare la squadra. Le assenze di Scotto e quelle di Musto e Lisai hanno privato il mister dell’intera batteria d’attacco. La soluzione è stata obbligata con Michele Chelo schierato come prima punta con Marcangeli a sinistra e Demartis largo a destra. A centrocampo Bottone ha fatto il regista spalleggiato da Bisogno e Rasak. In difesa si sono invece schierati Fadda tra i pali con Cafiero e Gagliardini sulle corsie, Biondi e Cossentino centrali. La Viterbese ha risposto con lo stesso modulo con Nuvuli e Oggiano a presidiare la corsia di destra.

La cronaca. Proprio i due sassaresi hanno fatto vedere le cose migliori. Oggiano si è presentato al 7’ con un tiro dalla lunga distanza che si è spento sul fondo. La Torres ha riposto con una bella triangolazione tra Bottone e Demartis e un passaggio verso Chelo che è finito a gambe per aria all’altezza del dischetto. Era rigore? L’arbitro ha lasciato correre. Al 23’ Cafiero ha salvato sulla linea un calcio d’angolo velenosissimo e tre minuti dopo Demartis ha battuto una punizione dentro l’area ospite mandando la palla sul fondo. Al 35’ Fadda si è superato per smacciare una conclusione dalla distanza di Giannone e nel recupero Neglia ha perso l’attimo, dopo un bel contropiede avviato da Oggiano e ha permesso alla difesa rossoblù di recuperare la posizione.

Nella ripresa i sassaresi hanno perso Bottone e, poco dopo, Cossentino. Farazzoli ha spostato Demartis a centrocampo e si è coperto con Della Guardia e Girardi esterni bassi. La Viterbese ha capito che gli avversari erano in difficoltà e ha provato a spiengere. Sanderra ha buttato in campo Nohman e Belcastro e la squadra ha chiuso in attacco. L’occasione più ghiotta è capitata ancora sui piedi di Neglia che ha alzato alle stelle un pallone che era più facile buttare in rete che fuori. E’ finita con i rossoblù asserragliati al limite della loro area e poi sotto la curva dei tifosi per riceve un applauso che è, forse, la cosa più bella di tutto il pomeriggio.

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