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L’Hermaea vuol continuare a sorprendere

A2 di volley, le ragazze olbiesi pronte al match di domani pomeriggio con la matricola Lilliput di Settimo Torinese

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OLBIA. L’Hermaea adesso vuole mantenere la modalità sorriso. Dopo il clamoroso (e storico) 3-0 assestato al Trentino, domenica scorsa al Geopalace, la squadra di coach Ivan Iosi sfiderà domani alle 18 la Lilliput Settimo Torinese. Una matricola che però gioca dentro una specie di fortino. Le olbiesi, che non nascondo di voler andare oltre la salvezza, dovranno faticare non poco per centrare la seconda vittoria consecutiva. La squadra comunque è in buona forma ed è soprattutto carica come una molla. E intanto in città cresce la passione per la Entu Hermaea e per questa A2 di volley femminile.

Lilliput nel mirino. Le olbiesi giocheranno nel palazzetto di Settimo Torinese, città dell’area metropolitana di Torino. Una struttura piccola e stretta, con una parete attaccata al campo, con il pubblico seduto oltre la linea laterale. Non sarà semplicissimo abituarsi. Ma la Entu ha le idee chiare e non sogna altro che il successo. Coach Ivan Iosi avrà a disposizione tutte le ragazze meno Ana Correa, il centrale della nazionale spagnola, ancora alle prese con dei problemi muscolari. La Correa si trova comunque sulla via del recupero, ma l’allenatore preferisce non sacrificare una pedina così importante. Per quanto riguarda la squadra avversaria, la Lilliput nelle prime due giornate ha perso al tie-break col Forlì e poi è caduta 3-1 a Palmi.

Grande pubblico. Tra le buone notizie degli ultimi giorni c’è anche questa: l’Hermaea in città è sempre più seguita. Domenica scorsa, al debutto in casa contro il Trentino, le tribune del Geopalace erano infatti affollate come non mai. Circa 800 le persone accorse per vedere dal vivo l’Hermaea. Numeri importantissimi per la pallavolo, considerando per esempio che l’Olbia (calcio) la domenica non riesce a richiamare più di 150 persone. «Sì, il pubblico sta crescendo – commenta Gianni Sarti, il presidente della Entu Hermaea -. C’è un entusiasmo generale. Questa è la dimostrazione che la serie A dal vivo è tutta un’altra cosa».

La passione. Numeri stimolanti anche per quanto riguarda altri settori. La campagna abbonamenti sta andando a gonfie vele. Interessante la formula: il tifoso paga 50 euro e in cambio riceve due buoni da 25 da spendere al Geovillage e nel negozio Eye. «Ma sta andando bene anche la vendita delle magliette e delle felpe» aggiunge Gianni Sarti. Rispetto allo scorso anno sono pure aumentate le sponsorizzazioni. L’unico problema dell’Hermaea Olbia riguarda però i trasporti. L’insularità infatti pesa come un macigno sui bilanci societari. Prendere l’aereo è un costo difficile da sostenere, soprattutto quando non si gode di nessuna agevolazione o sponsor mirato. (d.b.)

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