Il Cagliari dà spettacolo, Ascoli travolto
Giannetti sblocca la partita, poi la doppietta di Joao Pedro: prosegue il volo dei rossoblù in testa alla classifica
INVIATO A CAGLIARI. Il Cagliari fa un'altra "vittima” al Sant'Elia. L'ottava da quando è cominciato il campionato. In Sardegna nessuno (finora) è riuscito a portare via punti. Una marcia inarrestabile che ha travolto anche l'Ascoli. La resistenza dei marchigiani è durata 25', poi si sono dovuti inginocchiare al cambio di marcia della capolista. La partita è stata risolta in 4' grazie a Giannetti e Joao Pedro (rigore). Da quel momento è stato un monologo dei rossoblù che nonostante il doppio vantaggio non hanno rallentato, ricordandosi che altre volte aver ritenuto chiusa la gara è stato un errore pagato carissimo. Nel finale è arrivato anche il terzo gol: tutto brasiliano lo scambio tra Farias e Joao che si toglie la soddisfazione di segnare una’altra doppietta davanti ai propri tifosi. Il Cagliari mantiene quattro punti di vantaggio sulle seconde (Crotone e Bari), alla vigilia di un mese di fuoco, nel quale giocherà otto partite, Coppa Italia compresa. La cura dell'allenatore, che ha lavorato molto sulla testa dei giocatori per trasmettere la giusta mentalità in un torneo complicato come la serie B, sta dando i frutti sperati. La crescita è sotto ogni aspetto: personalità, gioco, capacità di saper soffrire, aiutarsi tra compagni. Tutte componenti, oltre alla qualità tecnica, che fanno la differenza.
Squadra che vince… Rastelli cambia due giocatori rispetto all'undici iniziale di La Spezia. Krajnc prende il posto di Salamon al centro della difesa. E' una scelta che un po' sorprende dopo la gran partita giocata domenica scorsa dal polacco. Tra i titolari torna Murru, Capuanoi è messo ko ds un infortunio durante la rifinitura. Joao Pedro comincia da trequartista, alle spalle di Melchiorri e Giannetti. In panchina ci sono Sau e Murru, opzioni niente male in caso di necessità. L'Ascoli risponde con Cacia unica punta e un folto centrocampo. L'idea di Mangia è chiarissima: inaridire le fonti di gioco rossoblù e provare a colpire di rimessa. D'altronde se i marchigiani giocassero a viso aperto non avrebbero scampo. In campo anche l'ex Canini ma gioca pochi minuti perché si fa male e lascia il posto all'altro ex Del Fabro.
Ascoli chiuso. Non è facile per il Cagliari trovare varchi. I marchigiani fanno muro e non concedono le corsie, spesso arma letale dei rossoblù. La squadra di Rastelli fa tanto possesso palla ma non trova mai una soluzione per liberare l'uomo al tiro. Anzi, rischia di andare sotto quando Cacia, tutto solo davanti a Storari, calcia fuori. L'episodio dà la scossa ai rossoblù che da quel momento si scatenano. Melchiorri manda il primo segnale agli avversari con una bordata di destro che fa tremare la traversa sotto la curva Vodafone.
4' di fuoco. Il Cagliari spinge il piede sull'acceleratore e in una manciata di secondi mette la partita sul binario giusto. La sblocca Giannetti con una mezza girata al volo, complice un'incertezza di Svedkauskas che nell'occasione non è impeccabile. Il portiere dell'Ascoli si ripete subito dopo stendendo in area Joao Pedro che forse si era allungato la palla. Rigore che il brasiliano trasforma. E' il colpo del ko per i bianconeri che non riescono a superare la metà campo perché i rossoblù non mollano di un centimetro e continuano a spingere (le lezioni precedenti sono servite). I tifosi si spellano le mani, la squadra diverte, a tratti dà spettacolo e gioca con un'attenzione che Rastelli apprezza e non fa nulla per nascondere la soddisfazione.
Gestione. Il Cagliari cerca il terzo gol ma ogni tanto si distrae e concede delle pericolose ripartenze all'Ascoli. Su una di queste, Storari si supera per respingere una conclusione a botta sicura di Cacia (si ripeterà più avanti su Bellomo). Rastelli capisce che la squadra ha bisogno di forze fresche. Prima toglie Giannetti (dentro Farias) e dopo Di Gennaro (in campo Tello) e ridisegna la squadra. Dessena si sposta a sinistra per lasciare la fascia destra a Tello, Farias fa la seconda punta. Il modulo non cambia ma Tello garantisce più copertura in una fase della gara nella quale non bisogna correre rischi. Mangia si gioca la carta della disperazione: dentro il milanista Petagna. Ma sono i rossoblù a colpire ancora a una manciata di minuti dalla fine: Joao Pedro, dopo uno scambio in velocità con Farias, mette dentro con un preciso rasoterra. E' l'ultima emozione della partita. Il Cagliari festeggia l'ottava vittoria di fila al Sant'Elia e resta distanza di sicurezza da Crotone e Bari, che non mollano. La marcia della capolista sembra proprio inarrestabile.
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