La Nuova Sardegna

Sport

La Dinamo spreca una chance enorme

di Andrea Sini

Bella vittoria con il Cai Saragozza, ma il +3 non è sufficiente

28 gennaio 2016
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SASSARI. La vittoria a metà, che dà ossigeno e morale, ma ti mette quasi alla porta dell'Europa. La Dinamo supera il Cai Saragozza per 75-72 nella quarta giornata delle Last32 di Eurocup ma si mangia le mani per l'occasione sprecata: gli spagnoli, scivolati a -16 nel corso del secondo quarto, riescono a salvare la differenza canestri dell'andata (12 punti) e mettono un piede e mezzo negli ottavi di finale.

La speranza. L’ottima prova dà però fiducia a tutti i livelli alla squadra di Calvani, che ora non ha scelta: deve battere lo Szonoki e andare a fare un’impresa a Istanbul in casa del Galatasaray tra due settimane. Difficile ma non impossibile, soprattutto visto il modo in cui i sassaresi hanno giocato i primi due quarti (massimo vantaggio 44-28), limitando i danni a rimbalzo e costringendo gli aragonesi a perdere tante palle (alla fine ben 21).

La delusione. Il castello costruito con pazienza nel primo tempo da Haynes e compagni ha iniziato lentamente a crollare dal momento in cui la squadra di Casadevall ha ripreso a dominare a rimbalzo: dal 17/19 dell’intervallo, a un terrificante 7/22 della seconda parte di gara. In cui la Dinamo è riuscita a mantenere un vantaggio minimo per portare se non altro a casa la vittoria.

La partita. In quintetto partono Haynes, Logan, Mitchell, Alexander, Varnado. È una Dinamo abbastanza decisa in difesa e molto sciolta in attacco. Mitchell è subito nel match, Alexander pure (13-8 con una tripla di Haynes) ma al 5’ Calvani ha già rinunciato a entrambi per problemi di falli. Spazio prima a Petway, poi a Devecchi: i sassaresi aggiustano l'assetto, Saragozza trova tiri liberi d'oro grazie alla fiscalità arbitrale ma Haynes dall'altra parte ha un buon feeling col canestro. Petway spadella in maniera imbarazzante, e per fortuna sulla sirena arriva la tripla di Stipcevic del 23-18. L'ingresso in campo di un gatto propizia un recupero di Logan e il canestro in contropiede di Stipcevic vale il +7 (25-18), dall'altra parte Jelovac sale di tono ma anche Varnado inizia a farsi rispettare. Ricompare sul parquet Mitchell, che nel frattempo si è raffreddato parecchio, mentre Brian Sacchetti è nel vivo del match. L'impatto di Formenti è ottimo (subito un recupero e una tripla) poi Haynes e Petway allungano il break sino a 15-2, mandando in orbita la Dinamo: all'intervallo è + 16 (44-28).

Servirebbe consolidare il vantaggio, ma Bellas e compagni escono dagli spogliatoi con ben altro piglio e in 1'55” piazzano un break di 8-0 con Bellas e Benzing (44-36) che di fatto cambia la gara. Si sbaglia molto e si segna poco (la Dinamo impiega 5'40” per il primo canestro su azione), così la nuova fiammata sassarese (tripla di Logan e schiacciata di Alexander) vale il nuovo +13 (51-38) a 3'54”. La partita diventa durissima, Saragozza risale ancora a -8 (53-45), ma la Dinamo tiene botta con i tiri dalla lunetta e si presenta sull'ultimo rettilineo con 10 punti di vantaggio: 59-49.

A cambiare ancora le carte in tavola è Swing, che riporta il gap a un margine di sicurezza (61-54) e su questo gli aragonesi ora fanno la partita. Gli esterni biancoblù si spengono e solo Varnado produce qualcosa in attacco: 65-62 a 4'44”. Il timeout di Calvani non cambia l'inerzia di un match che sembra sfuggire lentamente di mano ai biancoblù. Poi se non altro Alexander e compagni hanno la forza e la freddezza per mantenere la prua avanti sino alla fine: il 75-72 della sirena non è il massimo ma è qualcosa di importante. La Dinamo è viva e, in ogni caso, ha il destino nelle sue mani.

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