Marco Sanna assolve i suoi ragazzi: «Davvero sfortunati»
L’allenatore prova a dare un senso alla sconfitta «Siamo partiti bene, potevamo chiuderla e invece...»
SAN CESAREO. Questa volta Marco Sanna si fa attendere.
«Ho parlato con i ragazzi – racconta in salata stampa _ erano delusi e ho provato a smorzare l'amarezza. Non è facile, perché perdere una partita così fa male. Oggi abbiamo giocato solo noi, abbiamo costruito decine di palle gol e torniamo a casa a mani vuote. E' vero che il calcio è così e che non sempre il risultato rispecchia l'andamento dell'incontro, ma questa volta a noi sarebbe stato stretto anche un pareggio».
La partita si era messa bene. Che cosa è mancato?
«Sì siamo partiti bene a siamo passati in vantaggio. Abbiamo anche provato a chiudere la gara e invece abbiamo incassato il gol dell'1-1 nell'unico tiro in porta del San Cesareo di tutto il primo tempo».
In questo caso la difesa non è stata attentissima.
«Io credo che sia stato bravo Sabelli che ha fatto due passi indietro ed è riuscito a colpire di testa. Il resto lo ha fatto la fortuna perché il pallone ha fatto una strana parabola è ha scavalcato Fadda. Credo che ci siano un po’ più di responsabilità sul secondo gol dei padroni dei padroni di casa. Non dovevamo permettergli di battere quella punizione prima di schierare la difesa e dovevamo stare più attenti. Però stiamo parlando di dettagli. Francamente non ho nulla da rimproverare ai ragazzi».
E' mancata un po' di cattiveria sotto porta?
«Forse sì ma è anche vero che il San Cesareo ha pensato solo a difendersi e per noi è diventato difficile trovare varchi».
Sull'1-1 ha messo in campo in campo un attaccante, Chelo, e ha tolto un difensore. Voleva vincerla.
«Ero convinto che saremo riusciti a vincerla. E' vero che non abbiamo costruito occasioni chiarissime ma abbiamo giocato per 80 minuti a una porta. Ero convinto che batti e ribatti saremo riusciti a fare gol e non nascondo che questo risultato mi brucia molto».
Anche perché il San Cesareo ha mostrato più di un limite.
«E' così. Avessimo perso contro una grande squadra ce ne saremo fatti un a ragione. Così è più difficile».
Il campionato è finito?
«No. Abbiamo il dovere di continuare a crederci. Mancano otto partite e dobbiamo vincerle tutte. Alla fine tireremo le somme. Certo la vetta è lontanissima però ci sono i playoff e abbiamo il dovere di chiudere bene la stagione».(a.l.)