La Nuova Sardegna

GROSSETO. L’unico a parlare in sala stampa dello stadio Zecchini di Grosseto, per conto dell’Arzachena calcio, è l’addetto stampa della società. «Per gli episodi poco sportivi durante e dopo la gara di alcuni personaggi, di comune accordo, nessun tesserato della Polisportiva Arzachena rilascia dichiarazioni in questo stadio».

L’amarezza è tanta, e non per la sconfitta ma per le aggressioni verbali subite dai galluresi sia sul terreno di gioco, sia sugli spalti.

Rientrando a Roma, poi, l’Arzachena decide di far parlare con la stampa sarda Piotr Branicki, autore della doppietta del momentaneo 2-2, e il vicepresidente Davide Altana.

«Sono amareggiato – queste le parole dell’attaccante dell’Arzachena Piotr Branicki – perché oggi avevamo contro un direttore di gara che ha ammonito sette giocatori della mia squadra, compreso il sottoscritto, mentre nei confronti degli avversari ha estratto un giallo, quando invece avrebbe dovuto estrarre un rosso. Siamo riusciti a recuperare una partita che sembrava compromessa, ma poi non siamo riusciti a tenere il pareggio subendo due reti nel finale di gara».

Amaro è sicuramente lo sfogo di Davide Altana.

«Devo fare i complimenti ai ragazzi – queste le parole del dirigente smeraldino – per aver recuperato due gol di svantaggio in un clima ostile come si è dimostrato quello di Grosseto verso i nostri confronti. Purtroppo tutto si è vanificato con le reti che hanno portato al 4-2 finale per la squadra avversaria. Non è piaciuto a me, ma neanche agli altri della società, l’atteggiamento irriguardoso adottato dagli avversari nei nostri confronti, senza dimenticare una terna arbitrale che è apparsa molto casalinga: basti pensare ai due gol in fuorigioco, al gol annullato, senza dimenticare ai sette cartellini gialli che l’arbitro ha estratto verso giocatori dell’Arzachena». (p.m.)