Daniele Piraino: «La Torres sono io»
Il nuovo azionista di riferimento ricevuto dal sindaco: «Capitani ha chiuso, il nostro è un progetto nuovo e serio»
SASSARI. Primi passi ufficiali della nuova Torres. Ieri mattina Daniele Piraino, azionista di riferimento della società rossoblù è stato ricevuto dal sindaco a Palazzo Ducale. Si è trattato di una visita di cortesia che si è però trasformata nell’occasione per fare il punto su obiettivi e speranze del nuovo gruppo dirigente. «E’ stato un incontro molto cordiale e, credo, proficuo – ha spiegato Piraino –. Abbiamo confermato al primo cittadino che il nostro è un progetto ad ampio respiro che punta a riportare la Torres in Lega pro nel giro di tre anni. Se ci riuscissimo prima tanto di guadagnato. Ma di certo il traguardo per il prossimo anno saranno come minimo i playoff».
La nuova dirigenza rossoblù ha chiesto al sindaco di poter gestire i campi di Li Punti promettendo in campo la ristrutturazione degli spogliatoi e la realizzazione di due campi in erba sintetica. «Li Punti – ha precisato Piraino – diventerà la sede della scuola calcio e sarà un punto di riferimento importate per la Torres. Il sindaco ci è sembrato disponibile e ha confermato l’attenzione dell’amministrazione comunale per la prima squadra calcistica della città».
Il nuovo patron rossoblù si è poi voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa. «Ho letto sul vostro giornale e sui social che dietro l’operazione di passaggio delle quote ci sarebbe ancora l’ombra di Domenico Capitani. Smentisco nella maniera più categorica. La vecchia proprietà affiancherà la nuova in questi due mesi che mancano alla fine della stagione. Poi passerà definitivamente la mano. Capitani ha promesso che terrà fede agli impegni assunti con lo staff tecnico e con i giocatori ma da giugno no avrà più alcuno ruolo nella Torres».
Piraino smentisce anche interessi suoi o dei nuovi soci nel business delle sale giochi. «Non abbiamo nessuna intenzione di aprire o gestire sale Bingo. E’ vero invece che la Crs, la società di cui io sono esclusivista per la Sardegna, ha anche dei punti di raccolta per il gioco on line. Ma non credo che questa sia una colpa».
Il nuovo azionista di maggioranza della Torres si attribuice il merito di aver convinto Antonio Carboni, Massimo Adzovic ed Emilio Minunzio a sposare il progetto rossoblù e lancia un appello agli imprenditori sassaresi: «Mi auguro che, sgombrato il campo dalla vecchia società, ci siano persone disposte a darci una mano. L’invito e rivolto a chiunque creda che a Sassari si possa fare calcio di un certo livello ma ha una scadenza: a dicembre metteremo un punto. Noi siamo comunque in grado di andare avanti. Abbiamo un progetto triennale, abbiamo trovato un primo sponsor e stiamo trattando con uno sponsor tecnico importante». La chiusura è sulla gara di oggi. «Sono sicuro che vinceremo. Spero di vedere una bella partita».(a.l).