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«Abbiamo compiuto un’impresa ma è adesso che viene il bello»

di Sandra Usai
«Abbiamo compiuto un’impresa ma è adesso che viene il bello»

Promozione: Marco Leoncini, tecnico del Sorso, è già concentrato sulla doppia sfida col Bosa «Il nostro obiettivo è tornare in Eccellenza dopo trent’anni, i playoff sono una grande occasione»

26 aprile 2016
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SASSARI. Finale thrilling in Promozione: la scalata al secondo posto si è conclusa all'ultimo respiro e anche il primato dell'Ilvamaddalena è stato certo solo alla fine dei giochi. Impattando con l'Alghero, retrocesso, i maddalenini sono volati come da copione (ma con patemi imprevisti) in Eccellenza e spera di seguirli, tramite playoff, il Sorso che a sorpresa ha strappato la piazza d'onore, chiudendo a due soli punti dalla vetta.

Il rebus si è risolto in favore dei romangini all'ultimo minuto dell'ultima partita e il tecnico Marco Leoncini commenta con fatalismo: «Probabilmente era destino che dovesse andare così, col nostro gol-vittoria sul fischio di chiusura a Stintino mentre nello stesso momento il Tempio segnava la rete del pareggio a Usini, annullando la gioia dei rossoblù. Se avessero vinto, agli spareggi sarebbero andati gli usinesi per il vantaggio negli scontri diretti. E' stata un'impresa straordinaria, a Sorso i clacson delle auto stanno ancora suonando....».

L'incredibile è successo e a giocarsi lo spareggio in gare di andata e ritorno col Bosa, seconda classificata nel girone A, saranno i biancocelesti, che dovevano vincere e hanno vinto. Anche se nel solito modo rocambolesco. «Benchè tranquillo lo Stintino non ci ha dato via libera, è stata dura anche per il fortissimo vento che in altre circostanze avrebbe consigliato di non scendere neppure in campo. Ma era l'ultima giornata e si doveva giocare. Ho temuto il peggio quando siamo riusciti a sbagliare ben due rigori per pareggiare. Sembrava una gara stregata ma non ci siamo arresi, ribaltando la situazione con i gol del baby Cristian Carta e del capitano Marco Cacace. Fortuna? No, solo una squadra che ci crede fino all'ultimo e non molla mai, come dimostra la dozzina di risultati importanti ottenuti al 90' e dintorni».

Ma un ringraziamento va rivolto al Tempio che nello scontro diretto dove contavano solo i 3 punti per brindare non ha vinto e neppure fatto vincere gli usinesi, gelati quando già esultavano. «Le notizie che ci arrivavano - racconta un felicissimo Leoncini - non erano rassicuranti e ci hanno spinto a dare il massimo fino al fischio finale. Ci sembra ancora un sogno, se ripensiamo a com'era andata l'anno scorso, con la salvezza strappata all'ultimo turno, e a come era iniziata male questa stagione. L'obiettivo era sempre la salvezza, da raggiungere in modo più tranquillo. L'impegno è stato presto onorato e al ritorno abbiamo provato a puntare in alto. Ora abbiamo l'occasione di riportare il Sorso in una categoria dalla quale manca da oltre trent'anni. In campo c'ero anch'io, sarebbe bello tornarci da allenatore».

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