«Io e Logan trascineremo la Dinamo nei playoff»
Josh Akognon fa il punto dopo la sconfitta di domenica scorsa a Pistoia «Abbiamo portato a casa una grande lezione: non possiamo deconcentrarci»
SASSARI. «Io e Logan? Una coppia perfetta, che si aiuta e si completa a vicenda. Ma devo dire che ci stiamo aiutando un po’ tutti». Tra la Dinamo e l’inizio dei playoff scudetto c’è la sfida di mercoledì prossimo contro Milano, ma intanto Josh Akognon promuove la nuova “chimica” di squadra che Federico Pasquini è riuscito a costruire in neppure due mesi di lavoro.
Gli stimoli. La combo guard nata e cresciuta in California da una famiglia nigeriana (possiede infatti il doppio passaporto) è arrivata nel campionato italiano sulla soglia dei trent’anni, dalla Cina, come ultimissimo rinforzo del mercato invernale. E ora, con la sua grande voglia di competere ad alti livelli, si candida come protagonista della seconda fase. «Ora il gioco si fa duro e tutto diventa più difficile – dice l’ex giocatore del Partizan Belgrado – ma è proprio per competere a questi livelli che sono venuto a giocare in Italia. Prima dei playoff ci attende una sfida molto difficile contro Milano, e non vedo l’ora di giocarla. Onestamente, prima di arrivare qui, del basket italiano conoscevo soltanto l’Armani e questo è il livello al quale mi piace misurarmi. Sono confronti che mi danno grandissimi stimoli. So che sono fortissimi, hanno grande talento e fisicità. Ho il massimo rispetto nei loro confronti, ma queste gare sono fatte per essere giocate e vinte».
Il match di Milano è molto importante anche per quanto riguarda la griglia dei playoff. «Potremmo trovare loro ancora Milano nei quarti di finale, lo so – dice Akognon –. E sarebbe bellissimo. Io sono un giocatore che si basa molto sulla fiducia e onestamente dalla prossima settimana in poi si azzera tutto. Non importa chi andremo ad affrontare, i playoff sono un altro campionato. E vincere la prima partita può cambiare tutto».
Il gambero. La sconfitta di domenica scorsa a Pistoia, dopo un mese e mezzo di ottimo lavoro e ottimi risultati (quattro vittorie e una sconfitta, dopo la battaglia del PalaTrento) ha rappresentato un passo indietro per la squadra sassarese, che aveva dominato la prima metà di gara. «Sì, da un certo punto di vista si può dire che sia un passo indietro – conferma Akognon –. Sul più 13 ci siamo rilassati, ma Federico (Pasquini, ndr) ci aveva avvisati: non rilassatevi, o Pistoia rientrerà in partita. Invece evidentemente negli spogliatoi ci siamo rilassati, abbiamo pensato che la partita fosse già chiusa e così non è stato. La considero un’esperienza che ci insegna molto, perché ci ricorda che non possiamo mai permetterci di rilassarci, non dobbiamo mai considerare chiusa una partita. Tanto meno fuori casa, su un campo caldo. Ripeto, da Pistoia abbiamo portato a casa una grande lezione».
L’amalgama. «Nelle ultime settimane abbiamo fatti grossi passi avanti dal punto di vista della chimica di gruppo.Ci alleniamo duro – racconta Akognon – c’è grande competizione tra di noi ma anche una grande voglia di aiutarci a vicenda. Ora siamo un bel gruppo, ragioniamo sempre di più come squadra e questo è fondamentale per lottare per traguardi importanti».
Gemelli diversi. «Io e Logan non siamo affatto due doppioni e il campo lo sta dimostrando – sottolinea Josh Akognon –. Con lui mi trovo particolarmente bene in campo, ci fidiamo l’uno dell’altro e credo che ci completiamo a vicenda. David ha giocato in tanti paesi europei e ha una grande esperienza, parliamo spesso tra di noi e ci scambiamo qualche consiglio. Lui, in particolare, mi aiuta sui movimenti difensivi. Io d’altra parte a volte gli lascio volentieri portare palla anche se magari il coach vorrebbe il contrario. È una questione di assoluta fiducia, ma da questo punto di vista devo dire che anche gli altri compagni sono straordinari».
Un nigeriano a Sassari. Dagli Usa alla Cina, passando per Estonia, Serbia, Nba e le leghe minori americane. Sino alla Sardegna. «A Sassari mi trovo benissimo, ma in Italia è troppo facile: per me il cibo è il primo elemento che mi permette di ambientarmi in un posto. Ma le vostre spiagge sono meravigliose e in più i tifosi sono molto calorosi. Anche la mia famiglia qui sta benissimo. L’altro giorno – rivela Akognon –ho chiesto ai miei figli: vi manca la nostra casa? E loro, in coro: noooo!».
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