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Juventus, la prossima vittoria è la firma di Allegri

Juventus, la prossima vittoria è la firma di Allegri

L’allenatore potrebbe rinnovare il contratto già oggi, mentre la squadra pensa alla Coppa Italia

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TORINO. È ormai agli ultimi dettagli il rinnovo del contratto di Massimiliano Allegri con la Juventus. Alcuni segnali avevano fatto supporre che fosse già ieri il giorno della firma e probabilmente, con il vicepresidente Nedved, il dg Marotta e il ds Paratici a Vinovo, c'è stata un'ulteriore tappa di avvicinamento al traguardo. A questo punto manca solo l'annuncio o poco di più.

La «formalità», come l'ha definita nei giorni scorsi Marotta, potrebbe già essere espletata oggi o domani. Ma i colpi di scena sono da escludere. E il tecnico bianconero e la società sono già al lavoro per rinforzare la squadra per la prossima stagione, senza dimenticare l'ultimo obiettivo stagionale, la finale di Coppa Italia contro il Milan.

Ieri Allegri ha diretto il primo allenamento dopo le feste per il quinto scudetto consecutivo: domenica contro il Carpi, senza snaturare la squadra, darà spazio a 2-3 fra i giocatori meno impiegati quest'anno. Due tra Pereyra, Sturaro e Padoin troveranno probabilmente posto, e in attacco Zaza potrebbe avere l'occasione di giocare qualche decina di minuti più del solito, forse addirittura dall'inizio. Con le semifinali di questa Champions in corso, i bianconeri pensano già alla prossima edizione: «L'eliminazione fa ancora molto male, la sconfitta di Monaco mi rode - dice Stephan Lichtsteiner - ma quest'anno e la stagione scorsa abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutte le avversarie in Europa. Nel 2015 siamo stati finalisti, quest'anno siamo andati vicinissimi a eliminare il Bayern. Dobbiamo continuare così e cercare di migliorare alcuni dettagli».

In Italia sta già per partire la caccia alla Juve invincibile: «In tutti questi anni - dice ancora il difensore svizzero - abbiamo vinto specialmente grazie ai nostri grandi meriti, ma non si può dire che non abbiamo avuto avversari: se non avessimo fatto 102 punti (due anni fa, ndr) avrebbe vinto la Roma. E quest'anno il Napoli ci ha dato filo da torcere fin quasi all'ultimo, non mollava mai. Abbiamo capito che ce l'avremmo fatta solo dopo la vittoria a S.Siro contro il Milan».

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