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Il Cagliari riconquista la Serie A, è la migliore promozione della storia

di Enrico Gaviano
Il Cagliari riconquista la Serie A, è la migliore promozione della storia

Numeri e curiosità. Attacco boom e difficoltà maggiori: c’erano solo due passaggi diretti in A. E il 1° posto è ancora in palio

09 maggio 2016
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CAGLIARI. Un Cagliari straordinario. La squadra di Massimo Rastelli è andata in serie A accompagnata da numeri eccezionali. Una squadra predestinata, visto che sin dall’avvio del campionato era stata designata come la corazzata del torneo. Ma spesso la serie B si diverte a cambiare le carte in tavola. 

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La brigata Rastelli è stata però irresistibile. E il raffronto con le cinque promozioni precedenti, dimostra come questo Cagliari è di gran lunga il più forte che abbia mai calcato i campi della serie cadetta. Più forte della squadra che nel 1964, con un certo Gigi Riva, accompagnato da Franco RizzoRicciotti GreattiMartino ColomboMario Martiradonna, ottenne la prima promozione in assoluto nel paradiso del calcio italiano. Più forte anche del Cagliari di Gianfranco ZolaDavid Suazo e Daniele Conti, l’ultima squadra rossoblù a ottenere il pass per la serie A nel 2004.

Promozioni dirette. Intanto va sottolineato subito che il Cagliari di Rastelli arriva in A con tre giornate di anticipo, come già era avvenuto nel 1989/90 e nel 2003/2004. Ma questa volta il coefficiente di difficoltà è stato ben più alto, visto che le promozioni dirette in palio erano solo due, contro le 5 dell’ultima promozione, e le almeno tre promozioni in palio dirette delle altre stagioni concluse con successo nella serie cadetta.

Primo posto. In nessuna delle occasioni precedenti il Cagliari è mai riuscito ad arrivare prima. Giusto nel 2003/2004 concluse a pari punti (83, quota ancora raggiungibile anche in questa stagione) con il Palermo che però finì avanti ai rossoblù per la migliore differenza reti. In questo campionato, invece, il Cagliari ha ancora intatte le possibilità di chiudere davanti al Crotone. Domenica prossima i calabresi sono attesi dalla difficile trasferta di Trapani, mentre il Cagliari, in casa, con la Salernitana, potrebbe anche fare bottino pieno. Quindi tutto verrebbe rimandato all’ultima giornata.

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Attacco boom. Numeri favorevoli a Farias e compagni anche per quanto riguarda le reti segnate. Il Cagliari di quest’anno, sinora, ha segnato infatti segnato 73 gol in 40 partite, con una media di 1,82 gol a partita. Mai successo nelle precedenti stagioni vincenti dei rossoblù. Nel torneo 1963/64, con Riva alle sue prime armi nel Cagliari, la media dei rossoblù (che finirono il torneo al secondo posto alle spalle del Varese) fu di 1,2 gol a partita. Una media fotocopia del torneo 1978/79, con Tiddia in panchina. Lì gli attaccanti erano Piras e Gattelli, ma si fermarono appunto alla media di 1,2 gol a partita. Ancora peggio nel torneo 1989/90. Le punte era Provitali e Paolino, la media sparagnina dei rossoblù di Ranieri fu di un gol a partita, in un torneo che i rossoblù terminarono al terzo posto alle spalle di Torino e Pisa. Il Cagliari di Giampiero Ventura che vantava avanti gente come Roberto Muzzi e Dario Silva, oltre che il mitico O’Neill a centrocampo, nel 1997/98, fece meglio delle promozioni precedenti, con una media discreta di 1,4 reti a partita. Anche in questo caso la promozione arrivò con un terzo posto alle spalle di Salernitana e Venezia. Infine il Cagliari di Gianfranco Zola, David Suazo e Daniele Conti. Nel 2003/2004 terminò la stagione con la media ancora migliorata rispetto alle stagioni preceddenti: 1,7 reti a partita. Troppo poco però per competere con Farias, Joao Pedro , Melchiorri, Giannetti e Sau. La cooperativa del gol è a quota 73 reti e media di 1,82 e non è detto che nelle ultime due giornate non migliori ulteriormente.

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