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Valentino fa un buco nell’acqua

Valentino fa un buco nell’acqua

In testa, cade per la pioggia come gli altri italiani. Vince Miller su Marquez, male Lorenzo

27 giugno 2016
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ROMA. Sperava in una gara «asciutta» Valentino Rossi ma gli dei delle due ruote nell'Olimpo di Assen hanno scelto diversamente. La pioggia è stata la protagonista del Gp d'Olanda, una gara divisa in due manche da una nubifragio dove ad ogni curva si apriva una scommessa su chi sarebbe caduto. Rossi quella scommessa l'ha persa (quando era in testa alla gara), come Andrea Dovizioso e un'altra decina di piloti, mentre un altro protagonista, Danilo Petrucci, è stato tradito da un guasto. Dalla pazza gara di Assen spunta un protagonista a sorpresa, mentre un altro cade sul più bello: «Sono stato un somaro», ha detto Valentino Rossi, tradito dalla pioggia mentre era al comando. Ed è stato Jack Miller, australiano della Honda, a salire sul gradino più in alto del podio centramdo il primo, inaspettato, successo nella classe regina.

Una gara segnata dal maltempo, condita da cadute e ritiri e spezzata in due: a 12 giri dal termine, il violento nubifragio ha costretto la direzione di gara a sventolare le bandiere rosse alla momentanea interruzione. In quel momento, al comando si trovava il terzetto passato al ruolo di protagonista dopo il super avvio di Yonny Hernandez, out al decimo giro: Andrea Dovizioso, scattato dalla pole, Danilo Petrucci e Valentino Rossi. Tre italiani sul podio e un quarto a un passo: Iannone, protagonista di una clamorosa rimonta considerando che era partito dall’ultima posizione in considerazione della penalizzazione che gli era stata inflitta per i numeri poco ortodossi messi in scena nel precedente Gp.

Alla ripresa della gara, il sogno della possibile tripletta italiana sfumava in pochi giri. In sequenza uscivano di scena, traditi dall’asfalto umido e dalle gomme fredde, Petrucci, Dovi e il ’Dottore’, a terra al terzo giro di gara2 proprio quando si trovava al comando. Errore ingenuo, sfortuna e grande rammarico per il pesarese, che davanti a sé aveva la grande occasione per accorciare le distanze dal leader Marc Marquez e da Jorge Lorenzo, entrambi protagonisti di un difficile weekend.

Discorso che vale soprattutto per il maiorchino, mai in partita in Olanda e sempre lontano dalla lotta per le prime posizioni: al traguardo sarà solo al 10° posto ma era stato anche penultimo e per lungo tempo, a conferma delle enormi difficoltà che il campione del mondo accusa di fronte agli scenari piovosi.

Da sottolineare come Lorenzo, al momento della bandiera rossa, fosse addirittura 19°.

Alla fine, dei big, a sorridere dopo il piovoso pomeriggio olandese è solo Marquez, che saggiamente non rischia nulla dopo il sorpasso di Miller e chiude alle spalle dell’australiano: un secondo posto che, come sottolineato dallo stesso spagnolo, equivale ad una vittoria. Dopo aver accarezzato l’impresa, la Ducati prova a consolarsi con il terzo posto di Scott Redding e il quinto posto di Andrea Iannone, ripescato nella griglia della partenza-bis nonostante la caduta al 14° giro, poco prima dello stop. Unico italiano a passare la bandiera a scacchi. La corsa per il titolo riprenderà il 17 luglio in Germania.

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