L’amarezza dei sassaresi di “periferia”
Usai: «Bello segnare in questo stadio, ma abbiamo buttato via i tre punti»
SASSARI. Sentirsi sconfitti pur avendo pareggiato. E' la brutta sensazione che accompagna i ragazzi del Latte Dolce dopo un derby gettato al vento all'ultimo soffio di gara. «Pensavamo che ormai fosse fatta, difficile smaltire questa rabbia», dice con la delusione dipinta in volto il capitano Giacomo Cocco. «E' destino che con la Torres debba finire sempre in parità – aggiunge, ricordando i precedenti – ma stavolta è molto diverso. Abbiamo lasciato per strada due punti importantissimi e speriamo che non finiscano per pesare troppo sulla nostra classifica in chiave salvezza. Dovevamo stare più attenti, se non siamo riusciti a vincere significa che qualcosa non ha funzionato, ma restiamo fiduciosi sul futuro».
Più incredulo che arrabbiato Pierpaolo Garau: «L'autogol sul fischio finale ci ha gelato. La deviazione di Chessa su una palla che sarebbe finita fuori mi ha colto di sorpresa. Anche sul primo gol siamo stati ingenui - commenta il portiere, che aveva la dedica pronta per Lucia, la sua bimba appena nata - ma in generale abbiamo sofferto sui loro lanci lunghi. Il risultato è certamente bugiardo. Il pubblico? Giocare davanti a così tante persone è stato bello, da sassarese spero però di non vedere più la Torres in questa categoria». L'uomo del derby è Andrea Usai, autore di una doppietta che profumava di vittoria e che alla fine vale solo un punto. «Purtroppo è andata così, non siamo stati fortunati. Che emozione però dopo i gol, segnare in questo stadio fa un certo effetto... Sul primo è stato bravo Ravot, io mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto mentre dal dischetto, di fronte a un portiere come Pinna, non è stato facile: sono rimasto freddo, ho scelto un angolo e ho tirato. E' andata bene, ma senza i 3 punti non posso essere contento».
Sandra Usai