Calangianus in forma, passa in Coppa Italia e ora punta al Castiadas
CALANGIANUS. Per il Calangianus essere tornati da Valledoria con un bel 2-2 che, dopo lo 0-0 dell’andata al Signora Chiara, ha consentito ai ragazzi di mister Sassu di accedere alle semifinali. Un...
CALANGIANUS. Per il Calangianus essere tornati da Valledoria con un bel 2-2 che, dopo lo 0-0 dell’andata al Signora Chiara, ha consentito ai ragazzi di mister Sassu di accedere alle semifinali. Un traguardo importante perché ora c’è la possibilità di arrivare alla finale sarda di Coppa Italia rendendo più ricco di eccellenti risultati questo avvio di stagione.
Continuerà così in Coppa la lotta con le squadre di vertice come Tortolì e Atletico Uri. Mister Sassu ha però mercoledì, in Bassa Valle, pensato anche alla prossima gara con il Castiadas in campionato che arriverà al Signora Chiara per rifarsi delle battute d’arresto carico di polemiche per la panchina affidata ora a Scotto, licenziato Graziano Mannu e per l’eliminazione dalla Coppa Italia.
«Anche con il Castiadas cercheremo un’altra vittoria - ha detto Sassu- ben consapevoli che la nostra imbattibilità non può essere un problema per noi ma solo un incentivo alla nostra autostima per procedere al meglio».
Con molto realismo ha concesso un turno di riposo a Pulina, Cardella, Murgia, ripresentato in porta Forzati, in difesa Rhiele e Deligios, Tusacciu in avanti, e che ha anche segnato. In questo Calangianus straordinario di questo inizio c’ è un ragazzo Antonio Mossa, classe 99, arrivato dalla Torres, ma tempiese che si distingue come punta Due in sei gare, e due in Coppa, una buona spalla per Pulina, Senes e Desoldato. La facilità con cui va a rete, il modo come dà profondità alla manovra, lui che è così giovane, certamente non è passata inosservata.
«Domenica con il Castiadas- ci dice deciso Mossa - puntiamo alla vittoria. Da parte mia voglio ringraziare la società che mi ha accolto alla grande , i giocatori più esperti che mi coccolano essendo il più piccolo, e poi il mister che mi è vicino. A tutti loro devo tanto e per loro vorrei segnare domenica”. (p.z.)