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Sacchetti salta un giro, tutto ok per Savanovic

dall’inviato

Ieri odissea in aeroporto tra Budapest e Roma, la squadra è rientrata a Sassari solo a tarda notte

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Una batosta, una partita persa per un punto, due infortunati e mezzo, un aereo perso, un’intera giornata buttata nella spazzatura. È il bilancio della lunghissima trasferta biancoblù tra Desio e l’Ungheria per la doppia sfida con Cantù e Szolnoki.

Ieri mattina, dopo una sveglia all’alba, all’arrivo all’aeroporto di Budapest la comitiva sassarese ha avuto la brutta sorpresa di trovare il volo per Fiumicino in ritardo di due ore: saltata la coincidenza per Olbia delle 14,30, giocatori e staff hanno “campeggiato” all’aeroporto di Roma in attesa del volo della notte. Alla fine, dopo sei giornate intere lontano da casa, la Dinamo ha rimesso piede a Sassari poco prima di mezzanotte. Oggi, naturalmente, si torna al lavoro con un doppio allenamento.

Se i giocatori hanno dovuto così rinunciare al pomeriggio libero che era stato programmato, ancora peggio è andata a chi aveva in programma una terapia di recupero. Brian Sacchetti, che a Szolnok ha riportato una brutta distorsione a una caviglia, e Dusko Savanovic, fermato precauzionalmente dopo l’intervallo per un lieve risentimento agli adduttori, nel pomeriggio hanno fatto un blitz a Roma da uno specialista insieme al fisioterapista Simone Unali e al preparatore Matteo Boccolini. Le condizioni dell’ala serba non destano particolari preoccupazioni, mentre Sacchetti dovrà certamente fermarsi per alcuni giorni. La sua presenza domenica contro Pesaro sarebbe al momento da escludere. Nessun problema per Tau Lydeka, infine, che mercoledì era uscito dal campo con una ferita all’arcata sopraccigliare destra. (a.si.)

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