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Jones e Nnoko stelle dei marchigiani

I prossimi avversari dei sassaresi fondano il loro gioco sull’atletismo

29 ottobre 2016
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SASSARI. Jarrod Jones, lungo duttile che può ricoprire gli spot di centro e ala forte, è il fulcro del progetto di coach Bucchi, perno di una squadra dall'altissimo tasso atletico costruita attorno al giocatore nativo di Michigan city ma di passaporto ungherese. E’ lui la scommessa marchigiana, potenziale crak in piena rivelazione dopo le prime uscite. Jones viaggia a medie da doppia doppia, fattore a rimbalzo, bravo a rifondare dal low e ottimo interprete del pick n' roll, immarcabile in fase di attacco ai lunghi avversari ma deficitario al tiro dalla lunga distanza.

Salutati Lacey e Lydeka, prossimi a vestire i panni da grandi ex nel match di domenica, la Consultinvest ha cambiato guida tecnica e fisionomia tattica affidandosi all'ex Milano e Brindisi Piero Bucchi. Tante le novità del roster pesarese, amalgama ancora in evoluzione e alla ricerca delle reali gerarchie da quintetto. A fare coppia con Jones sotto le plance il rookie Landry Nnoko, salito alla ribalta della Lega dopo la prestazione monstre alla prima giornata (19 rimbalzi), grande impatto atletico, braccia lunghissime e salto oltre la media: in gergo, uno straordinario rim protector. Sul fronte esterni, Ryan Arrow sembrerebbe aver spodestato l'attesissimo Marcus Thornton da point guard: più piccolo e rapido il play classe 1991 rispetto al compagno di squadra e, soprattutto, dotato di una maggiore capacità di creare gioco. Thornton è più realizzatore rispetto ad Arrow, “torello” abile invece a creare la soluzione personale dal palleggio. Da tenere in considerazione Brandon Fields. È lui la guardia titolare, sa portare palla e può colpire con facilità anche dai 6.75. L'ex Capo d'Orlando Simas Jasaitis è l'ala piccola dello starting five, uomo di valore che però non si è ancora inserito al top nel meccanismo Consultinvest. Al lituano non mancano esperienza e tiro, ma il ritmo cui viaggiano i compagni sembra essere ancora superiore al suo. Dalla pancina si alza Donatas Zavackas, un altro lituano che ben si accoppia con Jones – quando scala da numero cinque – e consente quindi all'attacco di aprirsi con aumento della pericolosità perimetrale. Nelle rotazioni di Piero Bucchi entrano poi gli italiani Marco Ceron e Giulio Gazzotti.

Giovanni Dessole

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