La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Torres

La Torres chiama, Sassari non risponde: “In curva gratis? No grazie”

di Antonello Palmas
Daniele Piraino, presidente della Torres
Daniele Piraino, presidente della Torres

Lo stadio resterà deserto nonostante l’ingresso gratuito per la gara col Lanusei. E in città appare uno striscione offensivo

29 ottobre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un abbraccio o uno spintone sdegnato. Non conosce vie di mezzo, la Sassari sportiva. Così come è capace di movimentarsi e trascinare a successi impensabili i propri idoli, con altrettanta forza riesce a voltare le spalle e rinunciare a sostenerli. E non si tratta del classico Dna dell'impiccababbu, ma di delusione e stanchezza. Come sta accadendo da qualche mese nei rapporti tra la Torres guidata dal presidente Piraino e la sua tifoseria. Non si ricorda nulla di simile nel passato recente e lontano.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.14323385:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sport/2016/10/28/news/serie-d-disperata-torres-in-curva-si-entra-gratis-1.14323385]]

Eppure non sono mancati i momenti difficili, le contestazioni e le tensioni nei confronti di tanti dei dirigenti che nella storia del club, tra un fallimento e una retrocessione, hanno quasi fatto a gara per far disamorare al tifo i sostenitori rossoblù. Ci fu rivolta quando la squadra fu venduta a Gasparroni, contro Mascia e Rinaldo Carta (ma a gestione conclusa). E dopo il caso Raciti ci fu una protesta ultras che però esulava da quanto accadeva in società, una presa di posizione a livello nazionale.

La novità di quanto accade ora sta nel fatto che, se in quei casi fu la tifoseria organizzata a movimentarsi, contro Piraino si è alzato un muro. In massa Sassari ha abbandonato quella che non sente come la "sua" squadra e questo dovrebbe far riflettere chi a giugno ha rilevato da Capitani le redini della società non azzeccando da allora nemmeno una mossa nei rapporti con le altre componenti, dai tifosi alla stampa.

Nei giorni scorsi la società ha pubblicato un comunicato per cercare di ricucire il rapporto col pubblico che in massa diserta lo stadio: domani contro il Lanusei ingresso gratuito in curva. La reazione sul web è stata la solita, insulti e considerazioni sprezzanti. Oltre alle scritte che ormai costellano i muri della città, ieri è apparso uno striscione in bella vista nella recinzione dei giardini pubblici, un oltraggio inqualificabile ma che rende bene il clima che si respira in città. In mezzo anche qualche voce fuori dal coro, come Vincenzo Andriolo: «Il popolo rossoblù dovrebbe comunque incoraggiare questi ragazzi che stanno danno tutto per amore di questa gloriosa maglia. Sempre e comunque Forza Torres». E Giovanni Tola: «Sono loro che portano sulla maglietta i nostri colori e stanno dimostrando, nonostante tutto, che ci tengono veramente».

Sebastiano Virgilio, un tifoso storico e appassionato come pochi, come gli altri ha scelto di disertare: «L’ingresso gratuito suona quasi come un’offesa per chi, come noi, non ha mai fatto del tifo un problema di soldi e che anzi si è trovato anche a sorreggere materialmente la squadra nei momenti peggiori. Ricordo anni fa, quando si ripartì dalla Promozione e ci quotammo. Avremmo sottoscritto l'abbonamento sin da agosto se le cose fossero state fatte per bene. Ma la dirigenza si è dimostrata inadeguata e anche eticamente discutibile. Siamo ultimi, la retrocessione è certa, così come è chiaro che ci saranno penalizzazioni ulteriori eredità dello scorso anno. Auspichiamo un cambio entro la fine dell'anno. La nostra presenza col Lanusei sarebbe inutile, stiamo valutando se entrare, ma lo faremmo solo per contestare, rivoltandogli contro l'invito. Non ce l'abbiamo con la squadra, ma in 113 anni di storia queste cose non sono mai accadute».

Primo piano
Basket

La Dinamo all’ultimo respiro vince con Pistoia: 77-75

Le nostre iniziative